Dissesto a Massarosa, Coluccini: “Il buco non è di 2 ma di 17,5 milioni”

6 novembre 2020 | 18:45
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Dissesto a Massarosa, Coluccini: “Il buco non è di 2 ma di 17,5 milioni”

È stata presentata dall’Osl la procedura di liquidazione semplificata

“Chi parla di 2 milioni di buco leggendo l’ultimo dato della tabella ha assolutamente errato – spiega il Sindaco Alberto Coluccini – come scrive l’Osl i debiti ammontano a 17 milioni e mezzo, ben più di quello che avevamo indicato noi in circa 15 milioni e 800 mila, mentre i crediti esigibili secondo l’Osl in poco più di 3 milioni e 400 mila euro. Una differenza in negativo che rappresenta il dissesto di 14 milioni e 100 mila euro addirittura ben superiori ai 10 milioni ed 800 mila della delibera di dissesto. In questa cifra ed in questo confronto sta il dissesto del nostro comune, altro che 2 milioni.Anche i 4 milioni e 400 mila euro che non sono stati ammessi tra quelli da liquidare da parte dell’Osl non è che spariscono ma restano in capo all’ente per il futuro. I restanti 13 milioni verranno pagati ai creditori solo al 50%, come previsto dalla procedura di dissesto”.

È stata presentata dall’Osl la procedura di liquidazione semplificata con relativa tabella in cui si evidenzia la situazione di dissesto economico del comune di Massarosa e l’ipotesi di piano di rientro.

Sono 17 milioni e mezzo di euro i debiti (residui passivi) e solo 3 milioni e 400 mila euro i crediti (residui attivi) di cui si ipotizza la possibile riscossione contro i 24milioni e mezzo che dichiarava la giunta  precedente di Franco Mungai.

“Questa tabella di liquidazione è possibile solo per la situazione di dissesto – continua il sindaco Alberto Coluccini – senza il dissesto i debiti sarebbero sempre quei 17 milioni e mezzo riportati dall’Osl in tabella. I 2 milioni restano solo dopo il dissesto e tutte le varie operazioni di liquidazione da esso previste, chi li legge come dato iniziale fa evidentemente un errore e confonde causa ed effetto”.

Il sindaco Coluccini infine spiega anche come dovranno essere affrontati questi 2 milioni di euro di debiti, la cui liquidazione resta all’ente: “Dovrà essere acceso un mutuo utilizzando così uno strumento che poteva essere per la realizzazione di un’opera pubblica o di una scuola per ripianare il buco lasciato da chi ci ha proceduto e ricaduto sulle spalle, o meglio nelle tasche dei cittadini”.