Perini Navi, Paolo Annale (Pci): “Dal Comune di Viareggio il niente assoluto”

Il partito chiede che l’amministrazione dia un segnale chiaro e appropriato
“In merito al cantiere Perini Navi. Il niente assoluto, non una comunicazione, non un atto, non un minimo di attenzione”. Sulla vicenda di Perini Navi interviene anche Paolo Annale, del Pci.
“L’amministrazione che governa la città – spiega il politico comunista – probabilmente è impegnata in vicende e prove di assai elevata importanza e di notevole difficoltà, questioni, crediamo, assolutamente decisive per il futuro di Viareggio. Solo così si può infatti giustificare, qualora lo si voglia, l’atteggiamento del tutto inappropriato che i nostri amministratori continuano ad avere. E dire che stiamo parlando di un’azienda storica, del futuro di decine di lavoratori, del possibile sviluppo delle attività produttive della Darsena e più in generale del porto cittadino”.
“Mentre la proprietà continua a rinviare qualsiasi proposta e qualunque serio progetto di ristrutturazione – prosegue Annale – il sindacato e la rsu sono impegnati in un difficile confronto nel tentativo di salvare i lavoratori e di determinare prospettive economiche ed occupazionali serie, realizzabili e convincenti. Anche la Regione, con i suoi pur biblici tempi, ha comunque aperto un giro di consultazioni ed ha quindi intrapreso la strada dell’impegno istituzionale a lei richiesto e da lei atteso. La questione è dunque all’ordine del giorno, è lì davanti a noi con tutta la sua drammatica componente umana e con tutta la sua rilevante valenza futura per lo sviluppo economico, sociale della città. Perché dalla definizione conclusiva di questa vicenda discenderà un indirizzo materiale su quale sarà la prospettiva di quel sito produttivo e di coloro che ci lavorano, su quel che sarà l’impatto sociale e ambientale per tutta Viareggio”.
“E il Comune? – conclude Annale -. Un distillato di assenza e di silenzio che diventano sempre più intollerabili. Cui prodest? Il ruolo dell’amministrazione comunale non può e non deve rimanere avvolto dalla solita melassa fatta di incomprensibile lontananza e di imbarazzante ignoranza. Ed è altrettanto incomprensibile come fino ad ora non abbia fatto della vicenda Perini l’ordine del giorno di un consiglio comunale aperto, perché la città possa partecipare, discutere e comprendere”.
Il Pci chiede che l’amministrazione dia un segnale chiaro e appropriato: “Lo deve alla città, lo attendono i lavoratori e le lavoratrici della Darsena e del mondo della nautica”.