Rosi e Barsotti: “Lavori alla Gora di Stiava in ritardo”

I due consiglieri dell’opposizione: “Chiederemo spiegazioni con una interrogazione in consiglio comunale”
“I lavori per la mitigazione del rischio idraulico sulla Gora di Stiava sono in ritardo”
Lo denunciano i consiglieri del Pd di Massarosa Damasco Rosi e Simona Barsotti.
“Per questi lavori – percisano i due politici dell’opposizione – nel precedente mandato avevamo già firmato protocolli d’intesa e concordato il finanziamento di 1 milione e 240 mila euro con la regione Toscana. Ci domandiamo perché il sindaco Alberto Coluccini e l’assessore ai lavori pubblici Franco Simonini, a distanza di un anno e mezzo dal loro insediamento e dopo più di un anno dall’assegnazione dei fondi al comune di Massarosa, ancora non siano riusciti a far partire gli interventi. Un’opera che, come dimostrato anche dagli episodi di allagamento legati all’ultima ondata di maltempo che hanno interessato alcune aziende di Montramito, doveva invece essere realizzata velocemente. Invece niente. Solo quattro giorni fa è stata pubblicata la procedura per individuare la ditta a cui affidare i lavori”.
“La regione Toscana infatti – proseguono – con il commissario di governo aveva trasferito i soldi già il 4 novembre 2019, più di un anno fa. Solo il 3 marzo 2020, sindaco e assessore ai lavori pubblici, dopo la variazione di bilancio approvata il giorno prima in consiglio comunale, annunciavano il via ai lavori di mitigazione idraulica della gora di Stiava. Passano i mesi e il 5 agosto 2020, dopo l’approvazione del piano delle opere avvenuta nel consiglio comunale del 14 luglio 2020 – quasi un mese prima – annunciano nuovamente la partenza dei lavori con il bando di gara, che sarebbe dovuto essere in corso di definizione, con cui affidarli. Ancora altri due mesi e il 26 settembre 2020 il sindaco Coluccini e l’assessore Simonini parlano di un via libera della giunta al progetto esecutivo e alla procedura di gara per le opere lungo gli argini della gora di Stiava. Ancora buio. Solo il 3 dicembre 2020, ovvero 4 giorni fa, dopo più di un anno dall’affidamento del contributo, è stato pubblicato sull’albo pretorio l’avviso per la procedura negoziata per l’affidamento dei lavori: ancora quindi non è finita”.
“Nei 10 anni precedenti – continuano i democratici – abbiamo sempre lavorato con impegno a trovare soluzioni, progetti, finanziamenti in mezzo a tante difficoltà burocratiche insieme a tutti gli altri enti coinvolti, per dare più sicurezza al nostro territorio. Dal 2014 al 2019 sono stati investiti circa 12 milioni di euro per la mitigazione del rischio idrogeologico perché quella deve essere una priorità per una amministrazione comunale: dall’argine Cataldi sul lago di Massaciuccoli, al fosso delle acque alte a Piano di Mommio, dalle casse di espansione tra Stiava e Piano di Conca, al rio Sterpeti, dagli interventi di mitigazione del rischio idraulico nelle frazioni di Stiava, Piano di Conca, Quiesa e Massaciuccoli ai numerosi interventi di consolidamento dei movimenti franosi e cedimenti stradali in varie frazioni. Su quello che non siamo riusciti a fare per ragioni di tempo abbiamo lasciato comunque un percorso avviato e come in questo caso pure le risorse”.
“Riteniamo – concludono Rosi e Barsotti – che questo non sia il modo di amministrare e questa maggioranza non possa accampare scuse ogni volta ma solo riflettere su una gestione, anche delle cose necessarie e con i soldi disponibili, censurabile. Tanti annunci e sostanza niente come ci hanno abituato sin dal loro insediamento. La verità è che questa amministrazione ci pare ferma e il tema della gora di Stiava ne è la dimostrazione. Anche per questa vicenda chiederemo spiegazioni con una interrogazione in consiglio comunale”.