Giorgio Del Ghingaro: “Mi sono sempre piaciute le partite politiche impossibili”

31 gennaio 2021 | 12:26
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Giorgio Del Ghingaro: “Mi sono sempre piaciute le partite politiche impossibili”

Il sindaco di Viareggio: “Ho chiaro in testa i nuovi obiettivi, con l’entusiasmo di un ragazzo”

“Mi son sempre piaciute le partite politiche impossibili, le sfide sincere, quelle dove non ci sono nè alibi, nè scuse. Quelle che se le perdi almeno c’hai provato e se le vinci sono vittorie vere”. Lo scrive il sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro, in un post su Facebook ricordando le tappe della sua carriera politica.

“A Capannori nel 2004, con un sindaco uscente forte e ben conosciuto, sembrava impossibile ed invece ce la facemmo e governammo con gran belle persone per dieci anni e di quel periodo ho ricordi struggenti e preziosi – spiega -. A Viareggio nel 2015 era solo assurdo il pensarci, considerato il dramma del dissesto finanziario e la situazione imbarazzante in cui versava la città. Ci riuscimmo lo stesso,nonostante fossi considerato uno straniero e abbiamo fatto il bis pochi mesì fa, con uno straordinario risultato ed una brillante squadra di donne e uomini motivati, competenti, appassionati. La bellezza di quest’avventura è struggente e riconoscibile passando anche solo qualche ora nelle braccia della città che l’ha generata”.

“Battaglie politiche vere, maschie, gare giocate nel fango, senza esclusione di colpi, con pochi ombrelli a ripararci dal temporale, dai tuoni, dai fulmini – prosegue il primo cittadino –  Queste sono le gare vere, quelle che vincerle regalano orgoglio e felicità. Nel mezzo ci sono gli anni del duro lavoro, dell’impegno continuo, dello studio, dei tanti imprevisti e delle delusioni, ma ogni tanto ti scuoti, ti ricordi la partenza ed il traguardo appare più vicino.
Sì, mi son sempre piaciute le partite difficili in politica, senza culle e senza parastinchi, dove i colpi si sentono e fanno male, dove non ti risparmi e tralasci perfino gli affetti, per buttare quella benedetta palla in rete. Mi piacciono ancora, nonostante gli anni impegnativi passati, le fatiche fatte, le carte lette, le tante, tante, decisioni prese”.

“Ho chiaro in testa i nuovi obiettivi, la strada tortuosa del fare, il nostro orizzonte bello terso, e questo m’intriga parecchio, con l’entusiasmo di un ragazzo – conclude – Ogni tanto ci penso e penso sia giusto qualche volta anche scriverla, questa sensazione rara che regalano gli avvìi dei viaggi sconosciuti, ma in buona compagnia.
Serve nuovo coraggio? Ce lo mettiamo.  Dai ragazzi avanti, la nuova partita è iniziata!”