Viareggio si candida a capitale italiana della cultura 2024

22 febbraio 2021 | 15:59
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L’annuncio oggi (22 febbraio) dal sindaco Giorgio Del Ghingaro in un video

Viareggio si candida a capitale italiana della cultura 2024. Lo ha annunciato oggi (22 febbraio) con un video il sindaco Giorgio Del Ghingaro. Punto forte della proposta la concomitanza della ricorrenza con il centenario della morte di Giacomo Puccini.

“Viareggio si candida a capitale italiana della cultura – dice il sindaco – iniziando un percorso istituzionale che prevede la creazione di un comitato scientifico con personalità in grado di sostenere l’amministrazione in questa avventura”.

“Riteniamo – spiega – di avere le carte in regola, specialmente dopo aver creato l’istituzione Rosetta che raggruppa le due fondazioni, Carnevale e Pucciniano, oltre agli edifici pubblici dedicati alla cultura: Galleria di Arte Moderna, Villa Borbone, Villa Paolina, Museo della Marineria. Insieme alle iniziative straordinarie che ogni anno presentiamo al pubblico europeo e internazionale vogliamo puntare anche a qualcosa di più alto, che coincide con il centenario della morte di Puccini, percorso iniziato con altri Comuni che condividono con noi la storia della figura del grande maestro”.

Proprio in concomitanza di questo evento – conclude – proporremo la nostra candidatura. Lo facciamo consapevoli che sarà un percorso complicato e difficile, ma appassionante, intrigante in cui saranno impegnati tutti gli stakeholders istituzionali. A breve presenterò questa idea al consiglio comunale. Iniziamo oggi un’avventura straordinaria”.

Durante la campagna elettorale per le regionali un altro percorso per lo stesso traguardo era stato accennato dal candidato governatore Eugenio Giani, che riguardava la città di Lucca.

Lucca capitale della cultura, Giani rilancia la candidatura per il 2024

In città fra i primi commenti quello di Sinistra Italiana: “Viareggio capitale italiana della cultura 2024 è un’idea certamente intrigante, ma da tempo abbiamo evidenziato come la proposta culturale del nostro comune sia lacunosa, sotto molti aspetti.  La triste storia delle Oceaniche di Giulio Turcato è solo un esempio. Ma pure l’eterna questione del Politeama (per cui come Sinistra Italiana abbiamo proposto concordasse sì col demanio marittimo una riduzione del canone demaniale in virtù del vincolo di destinazione culturale e dell’uso di valore sociale di un tale luogo, così come previsto dal codice della navigazione). Altro punto dolente per una città a vocazione musicale che si richiama a Puccini è l’assenza di sala prove per permettere alla cultura musicale giovanile di crescere ed innovarsi (su questo tema tanti sarebbero i bandi, regionali ed europei, da cui trarre finanziamenti)”. “Un’amministrazione credibile – concude – deve cominciare facendosene carico, altrimenti il tutto rischia di rivelarsi la solita rutilante boutade“.