“I brevetti dei vaccini Covid siano pubblici”: la Rete Versiliese contro la crisi scende in piazza a Pietrasanta

11 marzo 2021 | 12:52
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“I brevetti dei vaccini Covid siano pubblici”: la Rete Versiliese contro la crisi scende in piazza a Pietrasanta
“I brevetti dei vaccini Covid siano pubblici”: la Rete Versiliese contro la crisi scende in piazza a Pietrasanta
“I brevetti dei vaccini Covid siano pubblici”: la Rete Versiliese contro la crisi scende in piazza a Pietrasanta
“I brevetti dei vaccini Covid siano pubblici”: la Rete Versiliese contro la crisi scende in piazza a Pietrasanta

Partita la raccolta di firme

Vaccini Covid, la Rete Versilese contro la crisi chiede che i brevetti siano pubblici e scende in piazza a Pietrasanta.

“Il 26 marzo 1953 Jonas Salk annunciò l’invenzione del vaccino contro la poliomelite. Non è mai stato coperto da brevetto e oggi la malattia è ampiamente sradicata – si sipega in una nota -. Da più di un anno la pandemia, causata dal Coronavirus, sta mietendo vittime in tutto il pianeta e, inoltre, ha provocato danni sociali ed economici incalcolabili. Usufruendo di fondi statali, le multinazionali hanno prodotto vaccini che, però, non hanno distribuito nei tempi e nelle quantità stabilite”.
La Rete Versiliese contro la crisi ritiene che nessuno profitto debba essere fatto sulla pandemia e per questo chiedono che i brevetti per i vaccini siano resi pubblici.
“Con questa volontà siamo scesi in piazza, oggi 11 marzo, a Pietrasanta e sempre con la stessa volontà sosteniamo la petizione indirizzata alla commissione europea per garantire che i diritti di proprietà intellettuale, compresi i brevetti, non ostacolino l’accessibilità o la disponibilità di qualsiasi futuro vaccino o trattamento contro la malattia Covid 19 – aggiungono -. Per garantire che la legislazione dell’Ue in materia di esclusività dei dati e di mercato non limiti l’efficacia immediata delle licenze obbligatorie rilasciate dagli Stati membri. Per introdurre obblighi giuridici per i beneficiari di finanziamenti dell’Ue per quanto riguarda la condivisione di conoscenze in materia di tecnologie sanitarie, di proprietà intellettuale e/o di dati relativi alla COVID-19 in un pool tecnologico o di brevetti. Per introdurre obblighi giuridici per i beneficiari di finanziamenti dell’UE per quanto riguarda la trasparenza dei finanziamenti pubblici e dei costi di produzione e clausole di trasparenza e di accessibilità insieme a licenze non esclusive”.
“Bisogna raggiungere un milione di firme – concludono -. Chiunque può firmare a questo indirizzo web https://eci.ec.europa.eu/015/public/#/screen/home . Il tempo degli intrighi geopolitici, delle speculazioni capitalistiche e dei profitti dei soliti noti ai danni di tutti deve finire. La sanità deve tornare pubblica in ogni suo aspetto. Il diritto alla salute deve essere garantito a tutte e tutti e nessuno deve arricchirsi con la pandemia”.