Ersu – Sea, fumata nera per il tentativo di conciliazione

Fp Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Fiadel e Usb: “Abbiamo chiesto un incontro in prefettura”
Tentativo di conciliazione tra Ersu e Sea, alla presenza di Reti Ambiente, ieri (31 marzo).
“L’incontro – fanno sapere i sindati Fp Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Fiadel e Usb – purtroppo non ha dato esiti positivi e il tentativo di conciliazionesi è chiuso negativamente”.
“In particolare riguardo alle richieste unitarie delle sigle sindcali – aggiungono – non c’è stata chiarezza circa le scelte strategiche ed operative messe in atto da Sea Ambiente che non può limitarsi ad una semplice definizione degli esuberi da mandare in distacco ad Ersu, senza peraltro rilevare i gravi errori commessi dalle precedenti direzioni aziendali che non attuando (come la stessa Reti Ambiente ha ammesso) le disposizioni contrattuali al momento della perdita dei servizi di Camaiore”.
“Nessun chiarimento concreto è stato dato riguardo al processo di fusione in atto – proseguono – per il quale ci si è limitati a dichiarare che ci sono ritardi dovuti a problemi tecnici. Ci pare chiaro che la fusione di due società interamente pubbliche riguardi tutta la collettività e deve essere fatta in piena trasparenza. Così come non sono state fugate le incertezze su Sea Risorse che ricordiamo conta ancora una cinquantina di lavoratori ed attualmente opera in affidamento. Non c’è stata nessuna apertura circa la richiesta temporanea (in attesa della fusione) di dare base operativa ai lavoratori distaccati dalla sede di Via Comparini a Viareggio e si fa notare che la scelta di chi è stato distaccato è stata effettuata senza alcun coinvolgimento del sindacato. D’altra parte ciò che si contesta non è che 19 lavoratori vengano trasferiti quanto che ciò avviene in totale assenza di qualsiasi quadro di garanzie che doveva essere contrattato e condiviso con il sindacato. Ci pare tra l’altro poco corretto che sia fatta la scelta di fare un incontro preventivo con gli interessati da parte delle direzioni aziendali, senza assistenza sindacale e infrangendo la regola contrattuale che nessuna iniziativa deve essere presa dalle parti in presenza di una richiesta di conciliazione ( che è esattamente il nostro caso)”.
“In ultima analisi ma non per importanza – concludono i sindacati – non è stata data alcuna garanzia circa la tutela per i lavoratori precari facenti parte delle graduatorie ancora in vigore. Si tratta di lavoratori precari che da anni fanno servizio nel territorio della Versilia senza essere mai stati stabilizzati. Non ci pare legittimo far finta che non esistano o che non siano mai esistiti. E’ quindi stato deciso di far richiesta di conciliazione alla istanza territoriale che la legge individua nella prefettura alla quale chiediamo di convocare quanto prima un apposito incontro , dando atto al prefetto stesso di essere stata in passato elemento dirimente nelle vicende legate all’igiene ambientale Versiliese”.