Sindaco decaduto, l’opposizione: “Coluccini ultimo atto tra farsa e tragedia”

4 giugno 2021 | 14:53
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Sindaco decaduto, l’opposizione: “Coluccini ultimo atto tra farsa e tragedia”

La ex minoranza: “La nostra comunità avrà bisogno di essere rassenerata, come solo una politica autenticamente  democratica,  per la gente e con la gente,  di progetti e propositi positivi può fare”

“L’ultimo atto dell’ex sindaco è il solito spettacolo disgustoso di violenza verbale e di riduzione di ogni problema politico all’aggressione morale verso persone,  con toni e contenuti inammissibili in un contesto civile.E sia chiaro: ogni volta che si passerà il segno la parola passerà agli avvocati,  l’unico modo per fermare la barbarie che da anni la fa da padrone nel nostro comune”.

Lo affermano in una nota, all’indomani della conferenza stampa di Alberto Coluccini, Adolfo Del Soldato, Leonardo Gilardetti , Raffaello Giannini  Silvano Simonetti e Francesco Mauro dell’oppposizione. 

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“Perché  – spiegano – l’esperienza amministrativa che ieri si è chiusa ha rappresentato uno dei frutti più avvelenati della stagione del populismo,  quella dei leoni da tastiera, dei facili slogan,  della promozione a statisti di personaggi improbabili senza arte né parte, di battaglie squinternate come quelle condotte da anni dall’ex sindaco.   Ma lo spettacolo di ieri,  e la tragedia di due anni sarebbe troppo riduttivo ricondurla ad un solo uomo: perché fino in  fondo ed ancora la Lega, Fratelli d’Italia e  Forza Italia hanno condiviso tutte le decisioni,  tutte le responsabilità e perfino tutte le parole fino a tentativi di ogni tipo per impedire il cosiddetto colpo di stato”.

“E qui -aggiungono – le parole devono essere chiare e nette: in tutti i paesi democratici del mondo i comuni sono amministrati attraverso l’elezione di un sindaco e di un consiglio comunale,  che non è eletto di meno. Questa concezione strampalata che poiché Coluccini ha avuto 6000 voti  fa ciò che gli pare la dice lunga sui pericolosissimi presupposti di una drammatica avventura amministrativa. Coluccini va a casa perché non ha più la maggioranza in consiglio comunale: tutto molto semplice,  democratico e trasparente,  altri trasparenti non erano in un palazzo chiuso a chiunque, associazioni,  cittadini,  attori economici e lavoratori”.

“Coluccini – proseguono –  forse ignora che se è stato sindaco lo deve alle centinaia di preferenze dei quattro consiglieri senza i quali sarebbe stato costretto ad un difficile ballottaggio, 4 consiglieri certo lontani e anche opposti al centrosinistra,  ma tutti non a caso portatori di una lunga esperienza amministrativa e di culture politiche importanti nella storia del nostro comune,  che hanno capito la tragedia che avevano di fronte e ne hanno tratto con coraggio le conseguenze.  E Coluccini,  insieme alla Lega,  a Fratelli d’Italia e a Forza Italia sicuramente ignorano che quella che a loro è  apparsa l’azione di pochi corrisponde al volere di una popolazione che non ne poteva più di questa amministrazione. Cittadini di sinistra di centro e tantissimi di destra che oltre l’apparenza chiedevano a gran voce di porre fine ad un’esperienza spaventosa,  prima di nuovi e ulteriori irreversibili danni”.

“Adesso  – concludono – la nostra comunità avrà bisogno di essere rassenerata, come solo una politica autenticamente  democratica,  per la gente e con la gente,  di progetti e propositi positivi può fare.  Ma intanto servivano parole chiare, perché menzogne e follie hanno avuto fin troppo libero corso, senza essere replicate, nel nostro comune”.