Movida selvaggia a Torre del Lago, Ferrari e Pardini (Lega): “Ripristinare il distaccamento della municipale e implementare i controlli notturni”



Gli esponenti del Carroccio: “Servono almeno cinque agenti in più. Presenteremo nei prossimo giorni una puntuale interrogazione”
Movida a di Torre del Lago, continuano le polemiche. Dopo una settimana dal mega assembramento senza mascherina sul viale Europa, questo sabato (10 luglio) di nuovo folla davanti ai locali.
A nulla sembrano valsi i 4 esposti presentati: “La cronaca degli ultimi giorni ripropone, ancora una volta e semmai ce ne fosse stato ulteriore bisogno, la necessità di una riorganizzazione della polizia municipale del comune di Viareggio che garantisca una maggior presenza durante tutto l’arco della giornata e soprattutto durante l’estate, questo anche per aiutare le forze dell’ordine, già sotto organico, nel controllo del territorio, aspetto fondamentale sia per i residenti che per i tanti turisti che raggiungono il nostro comune – affermano i consiglieri comunali della Lega Walter Ferrari e Alberto Pardini – È particolarmente evidente la necessità di ripristinare quanto prima il distaccamento di polizia municipale a Torre del Lago, chiuso dall’amministrazione Del Ghingaro salvo poi, mesi fa, annunciare l’intenzione di ripristinarlo, rimasta però sulla carta. Oggi che la circoscrizione è recuperata solo la volontà politica può impedire che questo avvenga, e noi siamo quindi a chiedere con forza il ripristino del distaccamento con un numero funzionale di agenti (almeno cinque) e mezzi. Su questo e sulla situazione della polizia municipale presenteremo nei prossimo giorni una puntuale interrogazione per far luce su diversi aspetti che ci lasciano perplessi”.
“Chiediamo – continuano i due esponenti della Lega – che vengano garantiti i controlli notturni, perché il diritto di divertirsi di molti non può e non deve trasformarsi in inciviltà né ledere il diritto alla tranquillità di turisti e residenti. In questa situazione complicata è necessario che tutti facciano la loro parte: forze dell’ordine, amministrazione comunale, locali e cittadini, poiché alla fine le decisioni calano dall’alto sulla base dei numeri e se questi peggiorano tornano le restrizioni, e alla fine a rimetterci siamo tutti”.