Sinistra Comune, ex dirigenti del Pci: “Evitiamo ripicche e polemiche inutili”

5 agosto 2021 | 18:14
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Sinistra Comune, ex dirigenti del Pci: “Evitiamo ripicche e polemiche inutili”

Lucchesi, Gilardetti e Natali: “Speriamo che le nostre strade possano un giorno ritrovarsi con il partito provinciale e con quel compagno che ha deciso di fare una scelta diversa dalla nostra”

“Sinistra Comune cammina con le sue gambe, evitiamo polemiche e ripicche”. Così gli ex dirigenti del Pci Lucio Lucchesi, Leonardo Gilardetti e Stefano Natali che dopo tanti anni insieme, quasi sempre in modo unitario e con l’aiuto reciproco, stavolta hanno “vedute diverse” e, come dicono, “non sarà certo un dramma”.

“Vorremmo evitare polemiche e ripicche che non servono a nessuno – scrivono – Ci teniamo a non alimentare polemiche che in questo momento sarebbero inutili ma, anche alla luce degli articoli e di alcuni post del Pci provinciale, ci sentiamo in dovere di chiarire la nostra visione e chiarirla anche a chi in questi giorni ci chiama per capire come stanno le cose”.

“Come è stato già detto a qualcuno in risposta su alcuni post a Massarosa riportiamo alcune considerazioni. Come partito – spiegano – abbiamo contribuito a far nascere Sinistra Comune, è vero, 13 anni fa, ma come tutti i figli che crescono poi questi corrono con le proprie gambe ed è giusto e opportuno che siano indipendenti dai ‘genitori’. Sinistra Comune è un progetto politico locale che è cresciuto, sempre di più. Ha avuto ed ha una forte vocazione di governo avendo amministrato 10 anni, e bene, il nostro territorio. Come massarosesi siamo orgogliosi di farne parte. Negli anni è maturato ed è sempre stato più autonomo dai partiti che hanno contribuito a farlo nascere. La propria forza è stata ed è proprio questa. Un soggetto di sinistra che ha saputo unire il nostro elettorato in un progetto di governo e di prospettiva politica e sicuramente controcorrente alle scelte di divisione che la sinistra è stata tanto brava a fare negli anni, fino a sparire quasi ovunque. Detto questo, una volta che l’assemblea di Sinistra Comune fa una scelta, chi è all’interno, anche se non d’accordo dovrebbe collaborare e rispettare quella che poi è stata la scelta. Soprattutto se si è un ‘genitore'”.

“L’ormai ex segretario del Pci Massarosese Lucio Lucchesi – si legge nella nota – non ha fatto l’atto formale di convocare un direttivo ma ha comunque sentito iscritti e componenti dell’assemblea del partito e la posizione era molto chiara. Considerando quello che il partito provinciale ha fatto a noi tre, sospendendoci per sei mesi, crediamo che a quel punto il partito massarosese sarebbe stato di fatto sospeso al 90-95 per cento. Credevamo e speravamo che la norma congressuale del partito di cui facevamo parte fino a qualche giorno fa, che prevede nessun tipo di accordo con il Partito democratico, potesse essere meno rigida sul territorio e contestualizzabile considerando che mancano comunque 3 mesi al congresso nazionale e che comunque, insieme a chi poi è andato via da Sinistra Comune abbiamo discusso insieme al Pd locale per 45 giorni. Rivendichiamo fortemente la bontà della nostra scelta”.

“Siamo convinti – proseguono – che se ci sono le opportunità di avere strumenti di governo per cambiare e migliorare le condizioni di vita delle famiglie di Massarosa che diciamo di rappresentare, non coglierle sarebbe inspiegabile alla luce appunto della nostra esperienza governativa. Dire ‘io non ci sto’ perché il partito a livello nazionale dice così è uno sbaglio soprattutto appunto perché Sinistra Comune ha una propria autonomia e la deve mantenere. Le scelte di Sinistra Comune le deve fare l’assemblea di sinistra comune e non sicuramente i partiti in modo autonomo”.

“Ci è stato chiesto, pubblicamente sulla stampa qualche giorno fa, di rivedere la posizione e allinearci chiedendoci di fatto di far saltare i presupposti dell’alleanza. Sapevo a cosa andavamo incontro, pazienza. Se il Partito che abbiamo sempre votato e che ci onoravamo di rappresentare continua con questa visione chiusa, anacronistica e settaria anche sui territori come il nostro, allora probabilmente non è più il nostro partito – scrivono – Il nostro contributo lo daremo a Sinistra Comune, al nostro territorio, con i nostri limiti e difetti ma cercando sempre di migliorarlo, nell’interesse di tutti. Lo faremo senza tessere di partito, ma solo con quella di Sinistra Comune”.

Speriamo, politicamente, che le nostre strade possano un giorno ritrovarsi con il partito provinciale e con quel compagno che ha deciso di fare una scelta diversa dalla nostra – concludono – Sono stati anni di crescita politica e personale, in cui tutti siamo maturati e cresciuti e di questo non possiamo che ringraziare il partito stesso. Questa volta però sentiamo che la scelta giusta è questa. Sono punti di vista diversi, tutti leciti, ma diversi”