Ospedale Versilia, Mallegni (Fi): “Troppi disagi per la chiusura del magazzino ausili”

18 agosto 2021 | 11:44
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Ospedale Versilia, Mallegni (Fi): “Troppi disagi per la chiusura del magazzino ausili”

Il senatore di Forza Italia: “Questa situazione è vergognosa: è stato eliminato un servizio fondamentale per i cittadini”

“Il magazzino ausili dell’ospedale Versilia è stato chiuso, troppi disagi per i cittadini”. Sul fatto interviene il senatore di Forza Italia Massimo Mallegni, che si fa portavoce del disagio di personale e pazienti, dopo la riorganizzazione del servizio che permetteva la distribuzione di ausili immediatamente dopo le dimissioni.

“L’ospedale Versilia è sempre stato dotato di un magazzino di ausili assistenziali, come letti antidecupito o materassi speciali per disabili. Un servizio che ha sempre funzionato benissimo, dove i medici, alle dimissioni del paziente, erano in grado di fornire subito questo materiale. Stessa cosa per i pazienti esterni che attraverso il medico di base, potevano far riferimento a questo magazzino dotato di ufficio e reperire ciò di cui avevano bisogno in breve termine – spiega l’azzurro -. Ebbene, dal 2 agosto una nuova direttiva ospedaliera ha gettato nel caos tutto questo lavoro straordinario. Il nuovo modello organizzativo per quanto riguarda il settore protesica  avrebbe infatti lo scopo di ottimizzare i tempi e ridurre i disagi agli utenti: cosa completamente errata, in quanto il magazzino interno all’ospedale Versilia è stato chiuso anche se il numero continua ad essere attivo e tutte le richieste sono state unite insieme a Livorno e Pisa, con il risultato che i medici ospedalieri e i cittadini non hanno più un punto di riferimento per la richiesta degli ausili”.

“Per non parlare poi della burocrazia che è richiesta per reperire il materiale di assistenza: una serie di passaggi che già per i medici risulta complessa e di conseguenza praticamente impossibile per i cittadini e i medici di base. Altro fattore di estrema importanza: i tempi. La tempistica richiesta dal nuovo modello prevede di comunicare il tipo di materiale 6 o 7 giorni prima le dimissioni e in media i ricoveri sono dai 9 ai 12 giorni: va da sé che è impossibile sapere ancor prima di una diagnosi gli ausili necessari. Ausili che arriveranno al paziente non prima di 9 giorni se disponibili, altrimenti i tempi si allungano – va avanti Mallegni -. Questa situazione è vergognosa: è stato eliminato un servizio fondamentale per i cittadini in nome di quelle migliorie tipiche di chi lavora con i numeri e non sa cosa significa essere sul posto. I medici del reparto, con questo nuovo metodo, non sanno più cosa ne sarà dei loro pazienti, non conoscono se le pratiche verranno chiuse o gettate su una scrivania tutte insieme, non possono assistere il malato che ha bisogno di quell’ausilio in modo urgente”.

“Si tratta di una problematica importante, che riguarda ospedale e territorio, e che  va risolta per il bene dei cittadini.  Un modello che parla di ottimizzazione non può avere questi requisiti: a chi devono rivolgersi adesso tutte quelle persone che hanno perso il proprio punto di riferimento e vagano nel caos di documenti da mandare e mail che non arrivano? – conclude Mallegni -. Noi siamo qui, a disposizione dei cittadini e attenzioneremo assiduamente la vicenda per risolvere nel minor tempo possibile e ridare ai medici e a chi ne ha bisogno un servizio essenziale”.