Massarosa, Barsotti: “Mi candido per parlare e far parlare donne come Zarifa Ghafari”



La candidata sindaca: “Creare mondi migliori, tanti piccoli mondi è l’unico modo per fare barriera”
“A pochi passi da noi, Zarifa Ghafari, attende”. Parte da qui la riflessione della candidata sindaca per il centrosinistra Simona Barsotti sulla situazione che sta sconvolgendo l’Afghanistan dove a preoccupare è soprattutto il futuro delle donne. Zarifa Ghafari, la più giovane sindaca dello stato, dopo la presa di Kabul aveva scritto: “I talebani verranno per le persone come me e mi uccideranno. Sono seduta qui in attesa che arrivino”.
“Ho negli occhi le donne di Kabul ai cancelli dell’aeroporto che chiedono di essere salvate. Ho nelle orecchie le parole della sindaca Zarifa Ghafari che attende la violenza dei talebani. È una battaglia persa alle porte dell’Europa. Sento importante e urgente una presa di posizione chiara contro una cultura feroce che, fondamentalmente, vuole fermare civiltà e cambiamento – commenta Barsotti -. Ecco, mi candido a sindaca anche per questo. Perché fare argine contro la regressione e la barbarie è utile, contro le guerre. Lo è per i miei figli che arrivano da un paese lontano, lo sarà per i nipoti e i pronipoti di Massarosa. Il ‘nostro giardino’ è sempre più grande e non esiste un luogo, seppur piccolo, indenne dalla barbarie. Ormai neppure le nazioni più grandi e più forti possono ergersi a gendarmi del mondo e il conflitto genera e diffonde il virus del terrorismo, della sopraffazione, dell’integralismo”.
“C’è una via d’uscita? – si chiede Barsotti -. Creare mondi migliori, tanti piccoli mondi è, dunque, l’unico modo per fare barriera. Difendere con fermezza il diritto alla libertà delle persone, il diritto alla cultura e all’uguaglianza è uno degli impegni che dobbiamo avere ben chiaro. Mi candido a sindaca per tutelare e rendere evidenti i valori di pace e libertà della nostra comunità. Penso che la mia candidatura sia un modo per parlare e far parlare Zarifa Ghafari, 27 anni, che attende nel suo Afghanistan, e le tante donne che attendono nel mondo”.