Covid, giovane morta al pronto soccorso del Versilia: la famiglia presenta denuncia in procura a Lucca

Chiesto il sequestro della cartella clinica e delle registrazioni delle telefonate al 118
Covid, giovane morta al pronto soccorso del Versilia: la famiglia, tutelata dall’avvocato Lorenza Calvanese, del Foro di Arezzo, ha presentato, questa mattina (21 agosto) denuncia contro ignoti in procura a Lucca.
A depositarla è stata il padre di Katia Lamberti, Alfonso Lamberti.
La figlia, spiega nell’atto, era stata sottoposta ad un intervento di chirurgia plastica a Firenze con impianto di protesi mammarie in una clinica privata.Poco dopo, riferisce il padre, Katia ha iniziato ad avere dolori e bruciori allo sterno-Il chirurgo che l’ha operata, precisa sempre il babbo della giovane imprenditrice titolare di una pizzeria a Torre del Lago le cui esequie sono state celebrate due giorni fa, le avrebbe detto di non preoccuparsi e di assumere tachipirina.
Il 10 agosto a Katia è salita la febbbre, con dolori muscolari e articolari diffusi in tutto e un leggero mal di gola. Sintomi che nei giorni successivi sono aumentati, con tanto di cefalea. Essendo il compagno positivo al Covid, Katia ha contattato l’Usca, che l’ha visitata il 13 agosto, effettuando un tampone Covid, risultato positivo.
Poi altri sintomi, si legge ancora nella denuncia: la notte tra venerdi e sabato della scorsa settimana a Katia sono gonfiati il volto e le palpebre e il compagno ha chiamato la guardia medica, che gli ha prescritto un ansiolitico.
Il giorno successivo un ulteriore aggravamento, tanto che il personale del 118 gli ha misurato la saturazione
Poi, domenica scorsa, per Ferragosto, il peggioramento e la donna è svenuta. Il compagno, si legge ancora nella denuncia, ha telefonato per avere un’ambulanza, ma vedendo che non arrivava lui stesso l’ha portata al pronto soccorso dell’ospedale Versilia,dove dopo numerevoli manovre di rianimazione, la giovane è deceduta.
L’Asl, come noto, ha disposto l’autopsia, ma si attendono ancora le risposte degli esami istologici per sapere a causa di cosa sia morta Katia.
La richiesta alla procura è di appurare la verità, e accertare chi siano gli eventuali responsabili, per la violazione dell’articolo 589 e 590 del codice penale
La famiglia, che ha chiesto alla procura il sequestro probatorio della cartella clinica per l’intervento mammario e delle registrazioni delle telefonate al 118, si è riservata il diritto di costituirsi parte civile