Operata al Versilia per distacco di retina Annalisa Madrigali ringrazia tutto il personale

Si sente troppo spesso parlare di malasanità ma, grazie al cielo, la buona sanità fa da padrona. Fa solo meno notizia…
Si sente troppo spesso parlare di malasanità ma, grazie al cielo, la buona sanità fa da padrona. Fa solo meno notizia…
E’ il caso di Annalisa Madrigali, colpita da un distacco di retina, che con una lettera inviata alla nostra redazione intende ringraziare il personale medico del reparto di oculistica
“Un paio di settimane fa – spiega la donna di Viareggio – ho cominciato ad avere qualche disturbo ad un occhio, al quale, purtroppo, non ho dato subito importanza. Disturbi che si sono progressivamente accentuati portandomi alla decisione di andare da un oculista. Non avendone uno di riferimento, mi è stato consigliato da un’amica il dottor Andrea Mannini, il quale, dopo avergli spiegato i sintomi, telefonicamente, mi ha detto di andare immediatamente in ambulatorio. Era il 13 Settembre. Purtroppo i suoi timori sono stati confermati dalla visita: distacco della retina in più punti.Mi ha fatta andare in ospedale con la richiesta di essere vista nel reparto di Oculistica del Versilia dove sono stata visitata prima da un medico (del quale, purtroppo, non conosco il nome) e poi da un altro, il dottor Andrea Vento, e programmato intervento urgente per la mattina successiva”.
“I miei ringraziamenti – conclude – sono rivolti ad ogni sanitario che, in un modo o nell’altro, si sono presi cura di me: al dottor Mannini per la sua professionalità ed umanità e che, vedendomi spaventata, mi ha messo una mano sulla spalla per tranquillizzarmi, oltre ad essersi attivato subito per affrontare la situazione. al primo medico, del reparto oculistica, che mi ha visitata riuscendo a mettermi a mio agio, al dottor Andrea Vento che, oltre alla pazienza e comprensione nello spiegarmi nel dettaglio i due tipi di intervento che avrebbe potuto eseguire, mettendomi nella condizione di scegliere con consapevolezza, mi ha permesso di affrontare l’operazione con fiducia e serenità fin dal momento dell’anestesia locale. A tutto il personale infermieristico che si è preso cura di me dal mio ingresso in reparto fino alla dimissione e a chi si è prodigato per farmi fare il tampone il più velocemente possibile per poter essere pronta per l’orario stabilito dell’intervento programmato in urgenza”