‘Assemblamento Lego-centrico’, a Pietrasanta le opere del gruppo SuperFluo

19 ottobre 2021 | 18:13
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‘Assemblamento Lego-centrico’, a Pietrasanta le opere del gruppo SuperFluo
‘Assemblamento Lego-centrico’, a Pietrasanta le opere del gruppo SuperFluo
‘Assemblamento Lego-centrico’, a Pietrasanta le opere del gruppo SuperFluo

In vetrina opere di Paolo Arciello, Valentina Gori, Alberto Magnolfi e Luca De Gaetani

Nell’atrio del palazzo comunale di Pietrasanta, da giovedì (21 ottobre) alle 15, fino al 15 dicembre, sarà esposto un piccolo assemblamento delle opere di Paolo Arciello, Valentina Gori, Alberto Magnolfi e Luca De Gaetani.

“Gli eventi epocali e planetari che ci stiamo lasciando alle spalle, senza alcun dubbio né rimpianto, imprimeranno tracce indelebili nei libri di Storia, nella memoria collettiva e nel bagaglio di esperienze vissute da ognuno di noi – ha commentato Alberto Magnolfi – Negli ultimi due anni trascorsi, pur nella loro drammatica e assurda realtà, le zone rosse ci hanno obbligato ad apprezzare alcuni angoli della vastità a due passi dal nostro cancello, a metterlo in relazione con la piccolezza della rete globale. La rete si è rivelata un valido strumento per confrontare, condividere una serie di esperienze solitarie, sviluppate in modo egocentrico, concepite e maturate durante il lockdown”.

“Sfruttando quelle lunghe giornate a disposizione e i mattoncini della Lego – spiega – Paolo Arciello ha cominciato a ricostruire alcuni edifici storici in miniatura, basandosi soprattutto sulla sua memoria, con un’operazione molto simile a quella che De Chirico compì con le sue Piazze d’Italia. Le surreali architetture di Paolo, obbligate da un processo analitico ad una tridimensionalità cubista, liberate dagli schemi di una ricostruzione futurista, sembrano fatalmente immerse in un’atmosfera metafisica. Sono prive di movimento come in diversi frangenti degli anni ’20 immortalati nel XX e nel XXI secolo. L’ironia è il fil-rouge che caratterizza molti aspetti del nostro sodalizio, pertanto il titolo Assemblamento LEGOcentrico ci è sembrato adatto a descrivere un centro storico immobile, soggettivo e solitario, necessariamente ancora privo di assembramenti. L’assemblamento plastico del Duomo e del campanile di Pietrasanta ricostruiscono fedelmente i colori, le proporzioni e le suggestioni della nostra splendida piazza”.

“Con la stessa ironia, nello stesso periodo, io e Valentina Gori, colleghi al liceo scientifico Barsanti e Matteucci di Viareggio – racconta – abbiamo cominciato a scrivere La storia dell’arte raccontata al cellulare per alleggerire con i nostri studenti i lunghi periodi di didattica a distanza vissuti attraverso gli Smartphone. Una serie di vecchi cellulari meccanicamente e umoristicamente rielaborati, appartenuti a Michelangelo, Van Gogh, Picasso e altri 30 maestri della pittura, si è così legata ad un saggio sarcastico, distopico, fuori dal tempo, formulato su un presupposto bizzarro: Come sarebbe stata dipinta la Storia se anche i grandi Maestri del passato avessero usato uno Smartphone? Non si tratta solo di una interpretazione ironica, ma anche di un lavoro di ricerca accurato, che documenta e riproduce alcuni aneddoti storicamente accertati, come le prime Fake-news pubblicate dal Vasari nelle sue Vite. I vari capitoli sono stati pubblicati per due anni su Il Vernacoliere e poi raccolti in un volume”.

“Nel frattempo – racconta – il nostro amico Luca de Gaetani, rivisitando alcuni capolavori della Storia dell’Arte con l’uso di colori fosforescenti, gettava le basi per la nostra prima esposizione al Gran Caffè Margherita di Viareggio, magistralmente ricostruito da Paolo con i mattoncini Lego. Così come si addice alla precarietà effimera della Bella Epoque – conclude – quell’esposizione fu inaugurata la sera prima dell’ultimo ingresso della Toscana in zona rossa, vanificando di fatto i nostri progetti”.