Valdicastello, iniziata la rimozione dei silos dell’ex Edem



Presente all’avvio del cantiere l’assessore Gliori: “Previsti inoltre 500mila euro di investimenti per il Pollone”
Un altro delicato intervento di messa in sicurezza al sito minerario dell’ex Edem di Valdicastello è finalmente partito.
Programmato dall’amministrazione comunale di Alberto Giovannetti, il lavoro prevede la demolizione di parti di impianto obsolete ed in particolare dei due parchi silos presenti all’interno del complesso industriale dismesso (silos di barite ematitica e silos di solfato di bario) e la demolizione di nastro trasportatore con rimozione del materiale metallico di risulta.
A seguire l’avvio dei lavori è arrivata l’assessore all’ambiente, Tatiana Gliori. “Dalla parole ai fatti. Come promesso – ha spiegato l’assessore – sono iniziati i lavori di rimozione dei silos. Dalla seconda settimana di gennaio provvederemo anche alla rimozione della pirite e degli altri materiali che si trovano nel complesso. Negli scorsi giorni – ha ricordato – il sito ha ottenuto un finanziamento da 2,6 milioni di euro dal Piano nazionale di ripresa e resilienza ed abbiamo ottenuto un altro importante finanziamento dal Ministero per la transizione per il progetto di bonifica delle vasche di flottazione, e più precisamente della vasca numero 1 e della vasca numero 3″.
“In aggiunta a queste risorse – continua l’assessore – l’amministrazione ha già previsto di investire 500mila euro per il Pollone ai fini di ridurre l’ingresso delle acque nel sistema minerario e quindi nel fosso Baccatoio. Sono azioni concrete di un piano di ripristini e bonifiche concreto che ci permette di guardare al futuro con prospettiva ed ottimismo. Gli interventi sono stati studiati anche in funzione di una futura fruizione del sito a fini turistico-didattici, per cui essi comprendono anche interventi di messa in sicurezza del versante, quali il disgaggio di alcuni blocchi isolati, il ripristino dei camminamenti esterni verso i livelli superiori, e la posa in opera di cancelli in corrispondenza di alcuni ingressi”.
“Con gli interventi previsti in progetto – conclude la Gliori – si otterrà una riduzione del 40 per cento circa dei quantitativi di acque circolanti all’interno delle gallerie, che fuoriescono, arricchite di metalli pesanti, dal ribasso della miniera verso il torrente Baccatoio”.