Versilia, per la prima volta nasce dal mare il “Gesù dei pescatori”

L’iniziativa, volta a ricordare la figura di Sant’Antonio e le origini della comunità di Marina di Pietrasanta, sarà inaugurata durante la vigilia di Natale
Si chiama Gesù dei pescatori e della Gente di mare la nuova tradizione organizzata da GoVersilia al pontile del Tonfano di Marina di Pietrasanta. L’Associazione GoVersilia gode del patrocinio del comune di Pietrasanta, e vanta la collaborazione di numerose associazioni ed enti quali la parrocchia e la corale di Sant’Antonio, il club degli Amici del Pontile, il Nimbus Surfing Club, la Zed Surf School, la C.P. Viareggio e molte altre realtà locali.
L’iniziativa, nata dalla vulcanica mente del presidente di GoVersilia Katia Corfini, ha incontrato subito consensi sia fra i parrocchiani che presso l’ufficio Tradizioni Popolari del Comune di Pietrasanta. Diffusasi l’idea del progetto hanno aderito con entusiasmo sommozzatori ed altre associazioni della zona, a cui verranno tributati i debiti ringraziamenti al termine della celebrazione .
“L’idea – dice Corfini – è quella di ritrovare le nostre radici, condividendole con gli altri, tramite un progetto in grado di riunire realtà locali diverse tra loro. Un Gesù dei pescatori è qualcosa che manca in Versilia e che invece rappresenta uno dei pilastri fondanti della comunità”.
Le radici della comunità che ora vive alla Marina di Pietrasanta e che ha reso vivibile questo tratto di costa, un tempo palude popolata da zanzare ma anche di numerose specie ittiche, nascono proprio dal frugale stile di vita dei primi pescatori. Persone semplici ed umili che, nella seconda metà del XIX secolo, si insediarono lungo la foce del Fiume Tonfalo, località oggi denominata Tonfano. Persone abili nella pesca ma anche nella lavorazione del legno e della pietra, coadiuvate dal decisivo lavoro delle massaie, delle allevatrici e delle contadine.
E chi se non Sant’Antonio da Padova, esempio paradigmatico di questo tipo di persone, poteva essere messo a protezione della comunità. Antonio, un tempo monaco agostiniano dalla mente fine, divenne frate di indole francescana e seppe tradurre il senso del Vangelo ai semplici. Fino a che un giorno ebbe una visione in cui gli apparve “il pescatore di anime”, Gesù bambino, ai piedi di un albero.
Oggi il Fiume Tonfalo è stato interrato e, al posto della sua ampia foce, si trova una piazza che dà accesso ad un pontile. Al fianco di quest’ultimo è stata posizionata una statua raffigurante il santo. Il fusto di appoggio di tale monumento, inserito in acqua e alto 4 metri, potrebbe anche rappresentare la stilizzazione dell’albero dove apparve il giovane figlio di Dio. Ecco perché la natività del Cristo prende posto davanti agli occhi di Sant’Antonio, passando oltretutto per una rete da pesca.
La nuova tradizione promossa da Marina di Pietrasanta sarà inaugurata il 24 dicembre dalle 16,30 in poi al pontile del Tonfano. La celebrazione di quest’anno sarà svolta in modo semplice per attenersi alle disposizioni di legge vigenti.
Nel pomeriggio a partire dalle 15 fino alle 16 Babbo Natale passerà a salutare i più piccoli prima di partire con la sua slitta per la consegna degli ultimi regali.
Condizioni meteorologiche permettendo, subito dopo il crepuscolo, la luce di un subacqueo porterà il Bambin Gesù fino ai piedi della statua del santo. La luce sarà scortata in superficie da surfisti che, in veste di cavalieri del mare, proteggeranno la natività disponendosi a cerchio intorno alla statua.
Il subacqueo, dopo aver portato in superficie il Cristo lo depositerà nella rete di una bilancia tipica dei pescatori locali. Un’allevatrice lo avvolgerà con un panno bianco e lo passerà a padre Alex per la benedizione.
Successivamente il sacerdote si incamminerà, seguito dal coro diretto dalla maestra Stefania Goti, fino alla vicina chiesa di Sant’Antonio del Tonfano, dove Gesù sarà posto in un’accogliente culla. Inoltre, lungo il pontile, ampiamente illuminato per l’occasione, saranno presenti alcuni figuranti in rappresentanza dei lavori di un tempo, proprio come quelli presenti alla fondazione della comunità di Marina di Pietrasanta.
“Il nostro intento – conclude il presidente Corfini – è quello di ricordare i mestieri che hanno costituito e continuano a costituire le radici del nostro territorio sin dalle prime aggregazioni. Forse anche perché, a Natale, il ricordo dei nostri nonni e delle nostre nonne alberga ancora in noi, o forse, è solo un modo per ringraziarli della loro tenacia e fatica. Quello che siamo oggi lo dobbiamo in gran parte a loro”.
Seguirà la messa intorno alle 22.