Chant from a holy book, dal pianoforte della Bohème l’omaggio a George Ivanovitch Gurdjieff

Chant from a Holy Book. È questo il titolo del video patrocinato dal Comune di Massarosa e realizzato dalla Neon, che riporta in vita il pianoforte sul quale Puccini lavorò alla sua Bohème.

Un’iniziativa portata avanti in occasione del 150esimo anniversario della nascita del filosofo, scrittore, mistico e musicista greco-armeno George Ivanovitch Gurdjieff.

Grazie alla recente pubblicazione del cofanetto The Fourth Way Piano Music, un doppio cd edito da Da Vinci Classics con la prefazione di Giovanni Maria Quinti e il pianoforte di Massimo Salotti, la musica del maestro rivivrà grazie al progetto Prayers2022, un viaggio fra colori, danze e sacri contrappunti. Proprio in occasione del compleanno del maestro, il prossimo 14 gennaio sarà pubblicato con una première mondiale su Youtube il video Chant from a Holy book. Il video darà il via al lungo viaggio di Prayers2022, un progetto musicale ideato dall’eclettico artista lucchese Salotti (pianista, compositore e pittore), che porterà la musica di Gurdjieff in tutto il mondo.

L’esclusività del video però non riguarda solamente l’omaggio al maestro, ma anche il luogo e lo strumento utilizzato per la stessa esecuzione: il video infatti, realizzato da Stefano Cosimini e Simone Gonnelli della Neon, casa di produzione indipendente attiva nel settore della cultura, è stato girato interamente a Villa Ginori.

La proprietà ha infatti messo a disposizione lo storico salone della villa, con il pianoforte e il suo giardino: un angolo di paradiso sul Lago di Massaciuccoli, che ha ospitato nel secolo scorso artisti, pittori, scrittori e musicisti. Uno fra tutti il celebre Giacomo Puccini, che al marchese Carlo Benedetto Ginori Lisci e a sua moglie, dedicò l’opera La Bohème, lavoro musicale che scrisse proprio suonando questo pianoforte.