Autorità portuale, Lega: “Mettere fine a stallo su segretario e piano regolatore del porto di Viareggio”

Montemagni e Pardini: “Un porto ostaggio dei braccio di ferro politici tra Giani e Del Ghingaro ed a rimetterci sono le realtà viareggine”
“Il presidente Giani ha recentemente annunciato la nomina del segretario dell’Autorità portuale regionale entro la fine del mese di febbraio, una nomina che è attesa da quasi un anno e che invece a tutt’oggi è un continuo susseguirsi di proroghe commissariali, ben nove dal marzo 2021. Il timore è che invece, come già successo lo scorso ottobre, il presidente dovrà limitarsi all’ennesima proroga visto che di accordi con il sindaco di Viareggio, ad ora, non se ne vedono”.
Così il capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Elisa Montemagni, che lo scorso novembre ha presentato un’interrogazione proprio su questa tematica: “Per la nomina – spiega – serve un accordo tra Giani e il sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro, nel mezzo c’è una normativa regionale la quale prevede che sia una figura tecnica con esperienza, non uno di quei nomi politici buoni per tutte le poltrone per intenderci, con buona pace, dunque, dei quattro porti regionali (Viareggio, Porto Santo Stefano, Isola del Giglio e Marina di Campo) le cui attività non ordinarie sono stoppate da questo stallo che sta penalizzando tutti e che il presidente sembra non essere in grado di sbloccare”.
“C’è una forte responsabilità politica del sindaco Giorgio Del Ghingaro – continua il consigliere comunale della Lega, Alberto Pardini – strumentalmente impuntato su un nome inaccettabile per la Regione Toscana per mancanza delle caratteristiche previste dalla normativa regionale (che, ricordiamo, vuole una figura tecnica con esperienza) e che peraltro, è notizia di oggi, risulta indagato in un’inchiesta della Procura di Lucca relativa alla galassia dei rifiuti invece a rimetterci sono i porti regionali, Viareggio soprattutto, che peraltro attende ancora la proposta di Variante generale al Piano Regolatore Portuale approvata due anni fa e mai portata al voto”.
“Proprio sulla proposta di Variante generale al piano regolatore portuale del porto di Viareggio, ultimato nel dicembre 2019, va detto che le notizie non sono buone: a seguito dell’interrogazione, infatti è emerso che le tempistiche si sono ulteriormente allungate, da un lato proprio a causa del persistente commissariamento, dall’altro perché serve un nuovo passaggio per l’intesa con il Comune di Viareggio, con il rischio, alla fine, quando sarà pronto, di trovarsi di fronte ad un Piano regolatore nato già vecchio ed obsoleto – concludono Elisa Montemagni ed Alberto Pardini – insomma, un porto ancora ostaggio dei braccio di ferro politici tra Giani e Del Ghingaro ed a rimetterci sono le realtà che quotidianamente lo vivono, creando lavoro e ricchezza e di conseguenza, quindi, l’intera città”.