Giovedì grasso, al Carnevale di Viareggio anche un inno contro la guerra

Ad aprire il corso mascherato di oggi (24 febbraio) sarà il brano “Il trionfo dell’amore” di Gianluca Cucchia
“Amici del Carnevale, gridiamo tutti no alla guerra. Che i fuochi del Carnevale di Viareggio possano illuminare le menti di quei potenti, che ai coriandoli ancora oggi preferiscono le armi”.
Queste le parole arrivate dalla Fondazione Carnevale oggi, giovedì grasso, nella giornata in cui il mondo intero ancora una volta ha dovuto accettare e ascoltare l’insopportabile rumore delle bombe e delle sirene.
La manifestazione viareggina da sempre, anche attraverso le sue opere allegoriche, ha contrastato la guerra e incitato alla pace e alla fratellanza tra i popoli. Nel 1973 Arnaldo Galli realizza il carro che ricordiamo tutti come uno dei più significativi della storia del Carnevale di Viareggio: Guerra e pace. La simbolica bomba scoppiava lanciando coriandoli in una esplosione di gioia che è propria dello spirito del Carnevale, in tutto il mondo.
“Viareggio è vicina a tutti i popoli, e oggi in particolare al popolo ucraino, che vivono con il terrore delle bombe e a loro dedichiamo la gioia del Carnevale”, scrive la Fondazione Carnevale.
Ad aprire il corso mascherato di oggi (24 febbraio) sarà il brano Il trionfo dell’amore di Gianluca Cucchiar, cantato dal compianto Egisto Olivi nel 1988 e sulle note di questo brano il Carnevale di Viareggio grida no alla guerra“.