Viareggio, gli studenti scrivono una lettera al patriarca russo Cirillo I: “Vogliamo la pace”

A fare da tramite sarà monsignor Paolo Giulietti
Una lettera a Cirillo I, patriarca di Russia per dire ‘no’ alla guerra.
L’hanno redatta e tradotta in russo gli studenti del Barsanti e Matteucci e nei giorni scorsi l’hanno consegnata all’arcivescovo Giulietti durante l’incontro che si è tenuto all’oratorio della Chiesa di Santa Maria Assunta alla Migliarina. Un meeting voluto dal vescovo per incontrare i giovani e parlare di questioni di attualità, in modo particolare dell’energia rinnovabile e, per forza di cose, sulla questione dell’Ucraina. Proprio in questa occasione gli alunni del liceo scientifico hanno consegnato al vescovo la loro lettera.
“Monsignore, a scriverle sono gli studenti del Liceo Scientifico Barsanti e Matteucci di Viareggio, che hanno imparato, grazie alla scuola e alla nostra Storia, i grandi valori della vita, il rifiuto della guerra, la libertà, la democrazia, la solidarietà, il rispetto delle nazioni vicine e lontane, per questo Le chiediamo di voler essere portavoce dei giovani nei confronti di Monsignor Cirillo I, Patriarca di Russia, e presentare la nostra volontà di invitare le parti a trovare un accordo al più presto, per evitare la catastrofe umanitaria , che si sta concretizzando, proprio in questi giorni, in Ucraina. Noi ragazzi – si legge nel testo – non possiamo non condannare in modo inequivocabile le azioni militari della Federazione Russa sul territorio dell’Ucraina. Questo atteggiamento infatti, assolutamente contrario a quanto insegnato dal Cristianesimo da sempre, rende impossibile la realizzazione dei valori, che noi stiamo metabolizzando a scuola. In primo luogo chiediamo il ritorno alla cooperazione internazionale, la collaborazione culturale, la sicurezza attraverso il dialogo, in cui si sottolinei l’importanza della limitazione degli armamenti nucleari. Ma soprattutto chiediamo che siano rispettate la pace e la fratellanza universali. Siamo pronti a mandare aiuti lo stiamo già facendo, per rendere meno duro questo tempo ad una popolazione assolutamente innocente”.
Monsignor Giulietti ha assicurato agli studenti che farà pervenire la lettera a Cirillo I, che ha conosciuto personalmente a Perugia negli anni passati.