Giovani per Viareggio: “Nella nostra associazione ognuno può decidere del proprio futuro politico”

La risposta del fondatore alla consigliera Gemignani
Giovani per Viareggio, alcuni membri entrano nel Partito democratico. Dopo le dichiarazioni della consigliera Giulia Gemignani il fondatore e presidente dell’associazione Marian Puosi fa chiarezza.
“L’associazione Giovani per Viareggio, nasce alla fine del 2018, ben prima delle elezioni amministrative del 2020. Lo spirito dell’associazione, è sempre stato quello di contribuire al miglioramento della città, sposando o meno, progetti di interesse comunale, indipendentemente da chi ne fosse il promotore; proprio per questo abbiamo deciso di partecipare alle elezioni, ma non inserire nel logo presente sulla scheda elettorale, il nome di Del Ghingaro, pur appoggiando la sua candidatura e riconoscendo quanto di buono da lui fatto – spiega Puosi -. Abbiamo peraltro sempre affermato di essere lontani dalla vecchia logica di contrapposizione aprioristica tra maggioranza e opposizione, promettendo di votare secondo coscienza, sulle delibere proposte in consiglio. L’associazione Giovani per Viareggio non è mai infatti stata, ‘lista di maggioranza’ e basta, volta a sposare in toto le idee della giunta comunale, ma un luogo appunto all’interno del quale convivono ragazze e ragazzi caratterizzati da una pluralità di orientamenti politici diversi”.
“Come da statuto l’appartenenza all’associazione non impedisce a chi si iscrive di poter svolgere attività politica in partiti o movimenti che siano riconosciuti nell’arco costituzionale. Detto ciò riteniamo che in questi ultimo anno e mezzo, l’assoggettamento a tutte le proposte pervenute dalla Giunta e l’opposizione a quanto invece avanzato dalle minoranze in consiglio comunale, sia stato un qualcosa di diverso rispetto ai presupposti per cui Giovani per Viareggio ha deciso di impegnarsi; una parte di noi ha quindi deciso di aderire al Partito Democratico, una formazione politica dove la discussione è all’ordine del giorno e dove c’è un costante confronto sull’attività amministrativa portata avanti dal gruppo consiliare – va avanti Puosi -. Nella nostra associazione ognuno può infatti decidere del proprio futuro politico, ad esempio aderendo anche alla lista Del Ghingaro, Viareggio Democratica o Progetto per Viareggio, qualora lo si ritenga necessario”.
“Il gruppo di ragazze e ragazzi che hanno aderito al Pd, tra cui oltre al fondatore, anche due membri del coordinamento e il presentatore della lista elettorale, ha quindi deciso di fare ciò per cui Giovani per Viareggio è nata, ovvero sposare una politica partecipativa, rinunciando a scelte che sarebbero state più comode – prosegue -. Questo è quello che continueremo a fare con tutte le nostre forze, per realizzare gli obiettivi che ci siamo sempre prefissati in campagna elettorale e che ad oggi non trovano ancora un riscontro fattuale in città ad un anno e mezzo di distanza dall’inizio della consiliatura”.
“Lo faremo in tutte le sedi in cui questo si renderà opportuno e quindi anche all’interno dell’associazione che abbiamo fondato ben prima della nascita della lista, oggi rappresentata in consiglio comunale da Giulia Gemignani, che quindi è libera di votare a titolo personale come ritiene opportuno, ma che non lo può fare a nome dell’associazione Giovani Per Viareggio senza prima essersi confrontata democraticamente con il suo coordinamento – spiega ancora Puosi -. Pur ringraziandola per il lavoro fatto, vogliamo infatti chiarire che nessun iscritto a Giovani per Viareggio può utilizzare il ruolo che ricopre per parlare a nome di un gruppo, senza il quale la consigliera non sarebbe stata eletta. Appartenere ad un’organizzazione, significa infatti confrontarsi con essa. Nella nostra associazione, prima della nostra iscrizione all’interno del Pd, passaggio di cui la quasi totalità di Giovani per Viareggio era a conoscenza, mai era accaduto che qualcuno assumesse a nome di tutti decisioni, prese in autonomia”.
“La consigliera Gemignani ha espresso il suo personale punto di vista, non quello dell’associazione, che mai si è riunita per discutere quanto da lei affermato – conclude -. Proprio per rimediare a ciò, provvederemo quindi nei prossimi giorni a convocare i nostri organismi interni, per chiarire il futuro dell’associazione Giovani per Viareggio e il posizionamento sulle delibere che verranno proposte in consiglio comunale, così come delle numerose attività che devono essere perseguite nel bene della città di Viareggio”.