Crollo del muro di villa Borbone, Zucconi: “La Soprintendenza dia l’ok a rimuoverlo”

Il deputato Fdi: “Una fortuna che il cedimento non sia avvenuto lato strada”
“Fortuna ha voluto che il crollo di parte del muro che costeggia Villa Borbone non sia avvenuto sulla sede stradale, altrimenti le conseguenze sarebbero potute essere ben più gravi. E’ evidente però che il problema si manifesta oggi in tutta la sua gravità e che è giunto il momento di metterci mano una volta per tutte”. A parlare il deputato di Fdi Riccardo Zucconi.
“In base ai codici dei beni culturali, il muro di recinzione che abbraccia Villa Borbone e che segna il confine della tenuta è un bene vincolato e gode degli stessi vincoli ad esempio della Torre di Pisa o del Colosseo: al di là del fatto che il paragone appare un po’ eccessivo, se si vuole mantenere il muro lo si può però spostare quanto meno di 2, 3 metri in direzione mare, evitando così che una recinzione atavica e pericolante incomba su chi transita in Via dei Lecci”.
“Lo stesso è stato più volte causa di incidenti in passato – prosegue – , purtroppo talvolta anche mortali e questo ultimo crollo credo debba veramente far risolvere la questione una volta per tutte. Ancor più considerando che sia il campeggio che le coltivazioni adiacenti ne trarrebbero solo vantaggio, dato che i titolari dello stesso camping hanno due metri abbondanti di tolleranza ove hanno addirittura costruito un’ulteriore recinzione per proteggersi da eventuali crolli. La strada avrebbe in questo modo maggior respiro proprio nel punto più critico, dove cioè si va a restringere creando un effetto ad imbuto molto pericoloso, del quale da sempre tutta la comunità di Torre del Lago si lamenta e chiede di intervenire”.
“Mi auguro che la Sovrintendenza dia il permesso se non a rimuoverlo – conclude l’Onorevole – quantomeno a spostarlo sufficientemente per risolvere questa annosa problematica e che l’amministrazione comunale di Viareggio contribuisca alla causa, sia con una previsione urbanistica urgente, sia in termini economici che non sono, oggettivamente, così esosi”.