Straccali, maschere ed emozioni: inaugurata la mostra di Renato Santini

15 maggio 2022 | 14:28
Share0
Straccali, maschere ed emozioni: inaugurata la mostra di Renato Santini

Il taglio del nastro alla Gamc

E’ stata inaugurata ieri (14 maggio) alle 17, la mostra Straccali, maschere ed emozioni nella pittura di Renato Santini allestita nelle sale della Galleria d’arte moderna e contemporanea Lorenzo Viani, grazie all’impegno dei maestri d’ascia e Calafati, alla famiglia Santini, alla Fondazione Sgro e ai tanti privati cittadini che hanno messo a disposizione le opere in loro possesso.

L’esposizione, composta di 52 pitture ad olio, illustra le esperienze eterogenee vissute da Renato Santini, amico e allievo prediletto di Lorenzo Viani, figura emblematica nel panorama artistico cittadino.

Renato Santini è nato a Viareggio il 16 giugno 1912, dove è morto l’8 febbraio 1995. Giovanissimo si è dedicato all’esercizio del disegno e della pittura di soggetti prevalentemente marini.

Nel 1934 una sua opera Donne di marinai è acquistata dal museo d’arte moderna di Palazzo Pitti. Ha esposto più volte alla Quadriennale di Roma, un suo autoritratto si trova nella collezione degli Uffizi di Firenze e sue opere sono conservate in importanti musei pubblici e prestigiose collezioni private. Recentemente una sua opera, Pesce sulla riva del 1959, è esposta al Museo Civico Giovanni Fattori di Villa Mimbelli a Livorno e la tela Ragazzo dai capelli rossi, del 1947, è visibile alla Galleria d’Arte Moderna di Genova.

Per anni a fianco di Lorenzo Viani, del quale ha ereditato più una certa etica professionale che la personale rielaborazione dell’immagine, Santini nella sua coerente fedeltà ai moti genuini dello spirito e nella comunione con gli oggetti e con le immagini della quotidianità, pur appartato e meditativo, è stato buon osservatore degli eventi che hanno trasformato e che continuano a modificare la nostra società.

Le sue “maschere”, i suoi “straccali”, le sue “spiagge” e le particolari vedute suburbane si sono col tempo vitalizzate di umori e di allusioni sempre più sottili: testimonianza di civili trasalimenti della coscienza e di una tenace e tal- volta dolente adesione alla vita; in una parola, sono specchio e testimonianza del nostro “poco vivere” quotidiano.

Per questi suoi messaggi allarmati, per questi elegiaci recuperi di una esistenza sempre più effimera, Santini si e conquistato nel tempo la stima dei più attenti osservatori della cultura da Renato Guttuso a Mario De Micheli, da Arturo Martini a Raffaele De Grada, da Marcello Venturoli a Silvio Micheli, da Mario Tobino a Giorgio Seveso, da Gianfranco Bruno a Piero Pacini e per ultimo Vittorio Sgarbi.

Accanto al lungo magistero artistico non si può non ricordare la sua opera di “maestro” della cartapesta, storico rappresentante dei maghi costruttori del Carnevale di Viareggio e la sua consulenza nella realizzazione di scenografie per il cinema e la televisione.

La mostra sarà visitabile dal 14 maggio al 26 giugno prossimo, negli orari di apertura della Galleria.