Pd fuori dalla maggioranza dopo il caso Maineri, una parte del partito non ci sta: “Nessun documento messo in votazione”

Iscritti, membri della segreteria e dell’unione comunale mettono in discussione la linea di Filippo Ciucci: “Non si può cambiare percorso intrapreso, adducendo labili motivazioni di squisito tipo personalistico”
Pd fuori della maggioranza e in un duro scontro con il sindaco Giorgio Del Ghingaro. Ma c’è una parte del partito che non ci sta e lo dice a chiare lettere. Sono Roberto Veronesi (membro della segreteria), Silvia Palagi (membro della segreteria e dell’assemblea dell’unione comunale), Alice Bergamini (membro dell’assemblea dell’unione comunale), Guido Canciani (membro dell’assemblea dell’unione comunale), gli iscritti Carlo Francesconi, Andreola Baroncini, Emanuele Bergamini, Loredano Grilli, Michele Corona, Anastasia Faraci, Silvio Bianchi, Anonietta Casali, Alessadro De Antoni e l’ex segretario Giovanni Giannerini.
Dubbi che hanno scritto al segretario Filippo Ciucci parlando di “rammarico per le posizioni assunte dal Partito Democratico di Viareggio“.
“Alle scorse amministrative del 2020 – spiegano – il Pd viareggino, all’epoca commissariato, ha scelto di candidarsi come forza di governo, in appoggio all’attuale sindaco Giorgio Del Ghingaro. In ragione di ciò abbiamo ottenuto il vicesindaco a cui sono state affidate le deleghe relative alle politiche sociali ed altre. Al congresso unitario del partito, tenutosi lo scorso dicembre, è stato eletto segretario Filippo Ciucci, il quale – nel documento programmatico presentato a sostegno della propria candidatura – ha confermato e garantito che il Partito Democratico sarebbe rimasto una forza di maggioranza in grado di portare a termine i progetti presentati alla collettività, durante la campagna elettorale. A fine febbraio sono state revocate le deleghe all’ex vicesindaca Federica Maineri e, di conseguenza, l’assemblea dell’unione comunale ha votato il passaggio del Pd all’opposizione. Tuttavia, contestualmente a questo, in accordo con i vertici regionali, si è iniziato a lavorare sulle condizioni da porre all’amministrazione comunale per un rientro in maggioranza, azione che però non ha avuto buon esito, nonostante ci siano stati due incontri tra i consiglieri comunali, tra cui lo stesso segretario, ed il sindaco di Viareggio con l’obiettivo che il Pd redigesse un documento contenente i punti politici determinanti per uscire dall’opposizione”.
“Dopo due mesi di stallo da parte del Pd il 22 apriole il sindaco ha rotto gli indugi ed ha proposto, all’allora consigliera Sara Grilli, l’assessorato alle politiche sociali, abitative e di genere. La consigliera ha avvisato il segretario dell’unione comunale, i segretari di circolo, il territoriale ed il regionale, chiedendo indicazioni in merito. In ragione di ciò, la maggioranza dei rappresentanti della segreteria del partito ha invitato il segretario a convocare l’assemblea dell’unione comunale per discutere della situazione politica che si era venuta a creare e del documento che nel frattempo era stato redatto. Del tutto immotivatamente e senza tener in alcun conto le prerogative degli organismi del partito, il segretario non ha mai messo in votazione alcun documento nelle assemblee convocate e non ha voluto parlare con il sindaco e pertanto, Sara Grilli, nel rispetto del mandato avuto dagli elettori, in data 25 aprile ha accettato la nomina ad assessora”.
“Ora assistiamo ad un capovolgimento della posizione per cui siamo stati eletti e si tenta di espellere dal Pd chi, invece, persegue il percorso previsto al momento delle elezioni – concludono – È evidente infatti che il mandato ricevuto dai nostri elettori vedeva un Partito Democratico come forza di governo della città, così come è evidente che una parte del partito non condivide le scelte fatte riguardo alla permanenza all’opposizione. Non si può cambiare percorso intrapreso, adducendo labili motivazioni di squisito tipo personalistico. L’interesse del Pd è quello di continuare sulla strada indicata all’elettorato quando ci siamo presentati alle amministrative, portando a termine il progetto politico che abbiamo scelto per lo sviluppo di Viareggio”.