La Madama Butterfly apre la 68esima edizione del Festival Puccini

Manu Lalli firma regia, scene e costumi. Sul palco un cast di interpreti straordinari, guidati dalla bacchetta di Alberto Veronesi
Madama Butterfly, capolavoro senza tempo di Giacomo Puccini, inaugura domani (15 luglio) alle 21,15 la 68esima edizione del Festival Puccini di Torre del Lago.
Manu Lalli firma regia, scene e costumi di questo allestimento ambientalista che vedrà sul palco anche Alberto Veronesi. Un cast di straordinari interpreti: Cio Cio San Francesca Tiburzi, Pinkerton Vincenzo Costanzo, Sharpless Alessandro Luongo Suzuki Laura Verrecchia.
“La mia Butterfly rimane qual è: l’opera più sentita e suggestiva ch’io abbia mai concepito. E avrò la rivincita”, disse il Maestro all’indomani della caduta alla Scala. E aveva ragione: oggi – a distanza di 118 anni dalla prima (1904) – Madama Butterfly resta un capolavoro senza tempo del teatro lirico. E quale opera, se non quella che Puccini ha ambientato in un Paese in cui il rispetto della natura è uno stile di vita, poteva essere più adatta a lanciare questo un messaggio di sensibilità verso il rispetto della natura?
“La natura, come Butterfly, può morire se non ne avremo cura – commenta Manu Lalli – e mai come adesso crediamo che questo messaggio sia più importante. Ma forse proprio come nell’opera del grande Puccini, il tempo della consapevolezza sta giungendo. Una consapevolezza data dall’accettazione della propria vigliaccheria e avidità, che ci insegni, anche e soprattutto grazie alla musica, che questo piccolo pianeta fatto di oceani, boschi, montagne, praterie, deserti è la nostra unica, fragile casa. Una casa che si ricorda del dolore subito e che non è immortale”.
L’ispirazione per questo allestimento di cui Manu Lalli firma regia, scene e costumi viene dalla la frase del romanzo di Pierre Loti Madame Chrysanthème“una casa all’ombra, in mezzo a giardini verdi, si, sarà sopra un ampio bosco e si aprirà davanti a noi come uno squarcio incantato per lasciarci penetrare fin dentro il suo cuore”.
In scena alberi verdi e floridi nel primo atto in cui si celebra l’amore tra la giovane e bella geisha Cio Cio San – Francesca Tiburzi, e l’avventuroso ufficiale della Marina degli Stati Uniti, Pinkerton – Vincenzo Costanzo che si inaridiscono a poco a poco sino a diventare secchi nell’ultimo atto in cui si consuma il suicidio di Cio Cio San.
Un cast di interpreti straordinari, guidati dalla bacchetta di Alberto Veronesi; a fianco di Francesca Tiburzi e Vincenzo Costanzo il bravissimo baritono Alessandro Luongo (il console Sharpless), il mezzosoprano Laura Verrecchia (la serva Suzuki). Completano il cast Goro, il sensale di matrimoni Francesco Napoleoni; il principe Yamadori Yinshan Fan; lo zio Bonzo Adriani Gramigni; il commissario imperiale Zhihao Ying; l’ufficiale del Registro Ivan Caminiti; Kate Pinkerton Rosa Vingiani; la madre Valentina Pernozzoli, la Zia Lan Yao, Yakuside Dario Zavatta; la cugina Licia Piermatteo; Dolore Adele Bartelloni
Disegno luci Gianni Mirenda, maestro del coro Roberto Ardigò, assistente alla regia Lorenzo Mucci; sound designer Luca Bimbi.