Perini Navi, Fiom chiede l’intervento dell’Autorità portuale

6 agosto 2022 | 08:46
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Perini Navi, Fiom chiede l’intervento dell’Autorità portuale

Riva: “Chiarezza sull’affidamento delle concessioni e sul futuro del personale”

Caso Perini Navi, la Fiom chiede l’intervento dell’Autorità portuale regionale. Con una lettera firmata da Nicola Riva si mettono in rilievo tutte quelle che, secondo il sindacato, sono le criticità dell’attuale situazione.

“Nel merito – scrive Riva – teniamo a segnalare la necessità, anche alla luce dell’incorporazione della concessionaria New Sail srl in Tisg spa di comprendere se vi sia stato un subingresso e, se il portato degli impegni sottoscritti  siano stati trasferiti in capo a Tisg spa. Ciò in relazione agli occupati della Perini Navi Spa sede di Viareggio che erano 54 e alle attività produttive di cui al piano industriale sottoscritto all’atto di passaggio da Perini Navi spa (fallita) a New Sail srl. Ad oggi infatti, a 6 mesi dall’affidamento delle concessioni segnaliamo che, nelle sedi ed i cantieri di Viareggio sono occupate per attività di pulizia e mantenimento circa 6/8 persone delle precedenti 54 di Perini Navi, il personale è stato de facto trasferito presso il sito di Tisg spa di Marina di Carrara o risulta per taluni casi ancora posto in cassa integrazione”.

“I cantieri di Viareggio – sottolinea ancora Riva – versano in una condizione di sostanziale abbandono dal punto di vista produttivo, all’interno vi erano 3 scafi di velieri Perini da ultimare di cui 1 è stato trasferito presso un cantiere in Turchia, 1 altro scafo trasferito presso il sito Tisg di Marina di Carrara, l’ultimo rimasto non è oggetto di lavorazioni e non si può escluderne il futuro trasferimento ad altro cantiere. Le palazzine direzionali di Via del Porto e di Via Mameli Codecasa, sono state materialmente svuotate di ogni attrezzatura o arredo utile alle attività aziendali. Alcune delle pertinenze di cia del Porto (ex Falegnameria e ex Direzione e appartamenti sovrastanti) risultano da mesi in uso a aziende esterne per lavorazioni conto terzi e cedute con subingresso lo scorso 8 luglio”.

“Il quadro che ci risulta quindi – sostiene -, si presenta come quello di un’azienda che sta procedendo al disimpegno delle proprie attività in Viareggio, contrariamente agli impegni sottoscritti con la Scrivente e altrettanto in sede Istituzionale con codesta autorità portuale. Nel merito, si valuti inoltre che tale situazione di inutilizzo, per la nostra esperienza e per il territorio della Versilia, visto il particolare momento di grazia del settore della nautica da diporto, sta generando dal punto di vista occupazionale e produttivo una perdita tra dipendenti diretti del cantiere e ditte di appalto, di centinaia di posti di lavoro e di svariate decine di milioni di euro per la nostra economia locale. Una condizione che, a nostro avviso deve essere tempestivamente verificata ed oggetto degli eventuali provvedimenti utili a garantire il concreto utilizzo di aree preziose che oggi sarebbero di grande interesse e motivo di sviluppo anche di altri soggetti industriali”.