Crolla la statua in piazza Mazzini, polemica a Viareggio: “Colpa del Comune? Accuse superficiali”

Botta e risposta tra Paci e Del Ghingaro: "La certificazione di staticità delle opere era contrattualmente a cura della proprietà e non dell'amministrazione"

“Chi da anni si occupa di allestimenti di opere d’arte in esterno queste cose le sa e le prevede”. Così la consigliera comunale di Fratelli d’Italia Viareggio Barbara Paci, in un post su Facebook, critica l’operato dell’amministrazione Del Ghingaro, dopo il crollo della statua di Anna Chromi in piazza Mazzini a causa del forte temporale di questa mattina (18 agosto).

Non si fa attendere la replica del primo cittadino, che subito definisce la polemica “strumentale e superficiale”.

“Fortunatamente la statua non ha subito danni e l’abbiamo rimossa per controllarla più a fondo e poi reinstallarla – ha detto Del Ghingaro -. Ovviamente le polemiche divampano, altrimenti non saremmo a Viareggio. Ma quando protagonista diventa un’esponente delle opposizioni che utilizza anche gli eventi naturali per criticare e beh, allora bisogna rispondere, così almeno si capisce il livello della strumentalizzazione e a che punto può arrivare la superficialità. Secondo Barbara Paci il comune avrebbe dovuto predisporre i dovuti accorgimenti, valutando anche ovviamente le trombe d’aria. Se ci fosse stata lei, dall’alto della sua esperienza, avrebbe certamente fatto meglio, fa intuire al suo lettore (elettore). Ma come spesso succede nei suoi interventi sbaglia, è approssimativa, non approfondisce e prende granchi. Infatti se prima di insinuare mancanze di questo e di quello si fosse informata avrebbe saputo che la certificazione di staticità delle opere era contrattualmente a cura della proprietà e non del comune e che quella certificazione è stata regolarmente inoltrata da parte di un noto e capace professionista, scelto sempre dalla proprietà. Il tutto è agli atti dell’ente e visionabile su semplice richiesta”.

“Bastava chiedere prima di fare affermazioni diffamatorie per l’amministrazione comunale e soprattutto fuori luogo alla prova dei fatti, in un giorno che ha fatto registrare non lontano da noi morti, feriti e ovunque danni ingenti per i tanti che, lavorando all’aperto, hanno lottato con il vento per non vedere travolti strutture e sacrifici – conclude Del Ghingaro -. Davvero a volte il silenzio gioverebbe a chi volendo fare la polemicuccia politica del giorno in realtà si tira la zappa sui piedi ed ottiene esattamente il contrario di quanto avrebbe voluto: cioè ha dimostrato la correttezza, l’accortezza e la serietà con cui ha lavorato il Comune, governato da chi l’ha strabattuta alle elezioni. Noi abbiamo a che fare quotidianamente con queste cose, ormai ce ne siamo fatti una ragione e andiamo avanti”.