Sopralluogo della Lega all’ospedale Versilia: “Preoccupati per la grave carenza di medici”

Baldini e Montemagni: “Solo dal 24 al 27 dicembre di quest’anno, si sono registrati 783 accessi ma a fronte di una pianta organica di reparto che prevederebbe 29 medici, sono a disposizione del dottor Pepe solo 13 medici ai quali si aggiungono 3 operativi del 118”
L’onorevole Elisa Montemagni, collegata telematicamente a causa del protrarsi dei lavori di aula alla Camera dei deputati, e il consigliere regionale Massimiliano Baldini (accompagnato da Alberto Pardini, dello staff del Gruppo Lega regionale in commissione sanità), lo scorso 30 dicembre, hanno effettuato un sopralluogo al pronto soccorso dell’ospedale Versilia per avere contezza delle difficoltà evidenziate da più parti a causa del numero degli accessi e delle carenze di personale.
I rappresentanti del partito di Matteo Salvini sono stati ricevuti dalla direttrice dell’ospedale Versilia Lisanna Baroncelli e da Giuseppe Pepe, direttore del pronto soccorso.
“Siamo molto preoccupati – affermano Montemagni e Baldini – in quanto il pronto soccorso dell’ospedale Versilia ha davvero un numero di accessi record e si trova notevolmente sotto organico. Abbiamo appreso che, in inverno, vi sono mediamente 200 accessi giornalieri e 300-350 d’estate quando la Versilia, per la sua grande vocazione turistica, raggiunge presenze sul territorio fino a 500mila persone. Nel periodo Natalizio, dal 24 al 27 dicembre di quest’anno, si sono registrati 783 accessi e nei primi 11 mesi del 2022 sono 62mila gli ingressi al pronto soccorso con un indice proporzionale di 41, largamente superiore, più del doppio, a situazioni di altre strutture comparabili”.
“E tutto questo – continuano i rappresentanti della Lega – quando a fronte di una pianta organica di reparto che prevederebbe 29 medici, sono a disposizione del dottor Pepe solo 13 medici ai quali si aggiungono 3 operativi del 118. Solamente l’enorme spirito di sacrificio di questi professionisti ha permesso, dunque, di fronteggiare una tale situazione di gravità ma, di fronte a questi carichi di lavoro, dove rischi addirittura di fare cinque notti su sette, nessuno vuole più lavorare al pronto soccorso. E le prospettive non sono rosee perché se è vero che sono previsti nuovi arrivi, è anche vero che molti di questi sono semplicemente delle stabilizzazioni e che al pronto soccorso del Versilia non si aspettano più di un paio di nuovi innesti”.
“Il dottor Pepe – riferiscono gli esponenti leghisti – ci ha fatto presente che è, pertanto, fondamentale un maggior filtro sul territorio, perché vi è la tendenza a bypassare i medici di famiglia che invece potrebbero risolvere da soli, se contattati, almeno il 30% delle problematiche dei pazienti che si presentano in ospedale. Una situazione che va ad incidere anche sui tempi di attesa dei posti letto, che si protrae, talvolta, fino a 48 ore. Insomma, la situazione è davvero critica e non riguarda solo il pronto soccorso, ma anche altri reparti, per motivazioni differenti, come il caso di traumatologia dove, a seguito del periodo Covid, si sono perduti ben 24 posti letto”.
“Per questi motivi – concludono Montemagni e Baldini – abbiamo chiesto alla direttrice dell’ospedale Versilia di prepararci un report con i numeri dei parametri essenziali – rapporto medici e posti letto, infermieri e posti letto, Oss e posti letto, posti letto per reparto – e di fissare, successivamente, un nuovo sopralluogo e incontro con il bad manager e con altri primari per comprendere con precisione quale sia la reale situazione in tutta l’unità ospedaliera. La sanità toscana toscana è uno dei talloni di Achille della Regione, con palesi e numerose aree critiche e la Lega intende dunque, continuare a monitorare il delicato settore ed intervenire con proposte serie e concrete, al fine di rispondere alle pressanti e motivate richieste che provengono dagli operatori e dai cittadini”.