Salt, la protesta continua: a Viareggio una raffica di scioperi

1 febbraio 2023 | 16:56
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Salt, la protesta continua: a Viareggio una raffica di scioperi

I lavoratori preoccupati per il buco in bilancio di Itinera e per i fatti di cronaca che hanno visto protagonista l’attuale Ad Bernardo Magrì

I lavoratori Salt tornano a incrociare le braccia. Nel mirino c’è l’accorpamento delle concessioni A12 e A10: preoccupa la situazione economica di Itinera, azienda del Gruppo Gavio, aggiudicataria della nuova concessione (Salt + Fiori).

Preoccupazioni che, ancora una volta, diventano mobilitazioni: al casello di Viareggio lo sciopero inizierà il 4 e cesserà il 25 febbraio. Sciopero anche ogni venerdì dalle 18 alle 22, ogni sabato e domenica dalle 10 alle 16. Giovedì grasso (16 febbraio), mobilitazione 10 alle 18 mentre martedì grasso (21 febbraio) sciopero dalle 10 alle 18. Gli scioperi riguardano solo il comparto esazione e nessun settore sottoposto alla 146 è interessato.

La vittoria di Itinera per la gestione della nuova concessione, spiegano i lavoratori: “è stata ottenuta grazie al forte ribasso del 30 per cento dell’offerta, per cui  l’intento del Gruppo è quello di ‘scaricarlo’ sul costo del lavoro con la desertificazione dei caselli (vedi il tentativo d’imposizione di ulteriori 12 casse automatiche, messo in atto dall’azienda)”.

Le preoccupazioni dei lavoratori sono dovute anche al rinvio, fino a 6 mesi, del passaggio delle due concessioni (Salt + Fiori), nella società di progetto concessioni del Tirreno: “Intanto – scrivono i dipendenti Salt – si continua a registrare una ‘latitanza’ della dirigenza aziendale che non sembra avere operatività sui vari problemi aperti in azienda, dai numerosi errori nella compilazione delle buste paga al Contratto integrativo scaduto da oltre due anni; la dirigenza del Gruppo sembra dettare atteggiamenti palesemente volti ad annullare ogni spazio di contrattazione, nonostante gli scioperi delle singole stazioni, iniziati ad agosto 2022, che attualmente interessano il casello di Versilia e, come sotto riportato, dal 4 febbraio interesseranno il casello di Viareggio. Scioperi che continueranno a provocare notevoli perdite. Qualche dirigente si spinge fino a ‘consigliare’ ai lavoratori con cui viene in contatto, di smettere di scioperare ‘perché tanto l’automazione non si può fermare’. Sono trent’anni che sentiamo lo stesso discorso – concludono – noi consigliamo loro di preoccuparsi del loro lato B che a quello dei lavoratori siamo delegati noi a pensarci”.