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Carnevale di Viareggio, un via baciato dal sole per l’edizione dei 150 anni: povertà e guerra ‘sfrattano’ la satira dai carri

4 febbraio 2023 | 17:44
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Carnevale di Viareggio, un via baciato dal sole per l’edizione dei 150 anni: povertà e guerra ‘sfrattano’ la satira dai carri
Carnevale di Viareggio, un via baciato dal sole per l’edizione dei 150 anni: povertà e guerra ‘sfrattano’ la satira dai carri
Carnevale di Viareggio, un via baciato dal sole per l’edizione dei 150 anni: povertà e guerra ‘sfrattano’ la satira dai carri
Carnevale di Viareggio, un via baciato dal sole per l’edizione dei 150 anni: povertà e guerra ‘sfrattano’ la satira dai carri
Carnevale di Viareggio, un via baciato dal sole per l’edizione dei 150 anni: povertà e guerra ‘sfrattano’ la satira dai carri
Carnevale di Viareggio, un via baciato dal sole per l’edizione dei 150 anni: povertà e guerra ‘sfrattano’ la satira dai carri

Una straordinaria folla per il primo corso del 2023

Il sole ha baciato il primo corso del Carnevale di Viareggio, edizione 2023, quella del 150esimo anno.

Burlamacco e Ondina sono arrivati in carrozza d’epoca, trainata da due cavalli bianchi, mentre sfilava la fanfara dei Bersaglieri, e dopo l’alzabandiera, con la Burlamacca issata sul pennone di piazza Mazzini dal sindaco Giorgio del Ghingaro e la presidente della Fondazione Maria Lina Marcucci, alla presenza del presidente della Regione Eugenio Giani. Alle 16, allo scoccare triplice colpo di cannone, è iniziata la prima delle 6 sfilate delle opere allegoriche realizzate dagli artisti del Carnevale di Viareggio: 9 carri di prima categoria, 4 di seconda categoria, nove mascherate in gruppo e dieci maschere isolate in concorso, oltre alle pedane aggregative, le famose “carrette”, fuori concorso.

Chi si aspettava la satira politica, tratto distintivo del Carnevale di Viareggio per tanti anni, magari pensando di “imbattersi” nella figura della neo premier, Giorgia Meloni, o dello “zar” Vladimir Putin, è sicuramente rimasto deluso.Diversi i temi delle opere di carta pesta in questa edizione,  legati alla povertà, come nel caso del carro del maestro Roberto Vannucci, Io sono nessuno, col gigantesco clochard che suona il violino, e alla guerra, come il carro Pace armata, di Alessandro Avanzini, che raffigura una bimba – soldato in tuta mimetica con i vessilli della pace. Sempre al conflitto Russia Ucraina è ispirato il carro di Luigi Bonetti, che per far cessare la guerra si affida a una “macumba”. Poi l’ambiente, il futuro e tutte le sue incertezze.

Folla al primo corso, emozione e coriandoli, fino all’imbrunire, con un finale di fuochi d’artificio, esplosi dalla spiaggia e accompagnati da colonne sonore musicali.

Appuntamento alla prossima sfilata, in programma domenica 12 febbraio.