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Marchio del patrimonio europeo, Sant’Anna di Stazzema tra le candidature

12 aprile 2023 | 16:52
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Marchio del patrimonio europeo, Sant’Anna di Stazzema tra le candidature

Insieme a San Vincenzo al Volturno il paese sarà sottoposto alla valutazione di un panel europeo di esperti

ll ministero della cultura ha trasmesso alla Commissione europea le due candidature italiane al marchio del patrimonio europeo nell’ambito della selezione 2023.

Il complesso monumentale di San Vincenzo al Volturno e Sant’Anna di Stazzema, saranno ora sottoposte alla valutazione di un panel europeo di esperti, che potrà conferire il titolo a uno solo dei due siti.

La commissione del ministero della cultura, presieduta da Mariassunta Peci, dirigente del Segretariato generale, e dirigente ad interim del servizio Ufficio Unesco, ha valutato le 13 candidature pervenute sulla base della rilevanza europea, della qualità progettuale e della capacità operativo-gestionale e ne ha scelte e trasmesse due tra cui Sant’Anna di Stazzema. Il marchio del patrimonio europeo è un riconoscimento che mira a rafforzare il senso di appartenenza all’Unione europea, attraverso la valorizzazione di quei siti del patrimonio culturale che possiedono un particolare valore simbolico o rivestono un ruolo importante nella storia e nella cultura europea.

Ad oggi, i siti italiani insigniti del marchio del patrimonio europeo sono quattro: il Comune di Ventotene (selezione 2021), l’area archeologica di Ostia Antica (selezione 2019), Forte Cadine (selezione 2017) e il Museo Casa De Gasperi (selezione 2014).

Le motivazioni

Quanto a Sant’Anna di Stazzema il valore europeo del sito è stato considerato dalla commissione “altamente rappresentativo attraverso la forte capacità evocativa di una memoria comune europea che richiama ai valori della pace, dello scambio della conoscenza tra i popoli, ai valori fondanti della democrazia”. Dal 2000, infatti, Sant’Anna di Stazzema è sede del Parco Nazionale della Pace. “Il progetto risponde ai criteri richiamati dal marchio europeo”, si legge nella motivazione. “Esso è un laboratorio di pace in continuo dinamismo attraverso la promozione di attività culturali internazionali che si ispirano alla memoria con uno sguardo sempre proteso alle nuove generazioni. La sua capacità progettuale è di qualità attraverso lo sviluppo di progetti culturali e scientifici di alto profilo”.

Il riconoscimento

Le due candidature sono state presentate alla Commissione europea per essere sottoposte alla valutazione del panel europeo di esperti, che potrà conferire il riconoscimento a uno solo dei due siti preselezionati, secondo quanto previsto dalla decisione istitutiva del marchio del patrimonio europeo. Il marchio del patrimonio europeo, noto a livello europeo con la denominazione European Heritage Label, è un riconoscimento comunitario finalizzato a valorizzare il patrimonio culturale comune, tramite il quale rafforzare il senso di appartenenza all’Unione europea. L’azione gestita dalla Commissione europea, inoltre, vuole dare risalto a quei siti che hanno svolto un ruolo significativo nella storia, nella cultura e nello sviluppo dell’Unione Europea, nonché a sottolineare la loro dimensione europea attraverso attività informative e educative.