Balneari, la Corte Europea boccia il rinnovo automatico delle concessioni

20 aprile 2023 | 16:12
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Balneari, la Corte Europea boccia il rinnovo automatico delle concessioni

Si riaccende il dibattito sul tema. Marras: “Massimo impegno di tutti per arrivare a soluzione positiva in tempi rapidi”

Le concessioni delle spiagge “non possono essere rinnovate automaticamente” ma devono essere oggetto di una procedura di selezione “imparziale e trasparente”. È quanto ha stabilito la Corte di giustizia dell’Unione europea chiamata a pronunciarsi sull’interpretazione della legge italiana in risposta a un quesito posto dal Tar della Puglia sulla proroga decisa dal comune di Ginosa. Una decisione che ha riacceso il dibattito sulla direttiva Bolkestein.

“La sentenza della Corte Europea di giustizia – ha commentato l’assessore regionale Leonardo Marras – non aggiunge nulla a ciò che era già chiaro per la gestione delle spiagge italiane, dopo la pronuncia del Consiglio di Stato e l’approvazione della Legge sulla concorrenza dello scorso anno. Anzi, conferma soltanto che l’attuale governo ha perso tempo prezioso invece di dare seguito ai decreti attuativi e indicare la strada ai Comuni per poter eseguire le procedure di selezione nel modo giusto, garantendo da una parte i principi di pubblicità e di partecipazione e, dall’altra, la tutela delle imprese italiane e del valore reale restituito dal loro lavoro a quelle strutture”.

“Non possiamo arrenderci e rinunciare a difendere le ragioni di un settore che rappresenta un’eccellenza nazionale e che ha contribuito al rilancio del turismo dopo il Covid. È indispensabile prendere atto della situazione e, senza ulteriori indugi, mettere mano alla nuova norma. Si può fare in fretta, prendendo spunto anche dall’esperienza della legge regionale 31 del 2016, che conteneva principi e norme a salvaguardia degli investimenti eseguiti e di quelli necessari, del valore aziendale, dell’esperienza professionale e del lavoro degli attuali concessionari. E’ in gioco un patrimonio del paese: non ci interessano divisioni ideologiche o contrapposizioni politiche, ma solo il destino di un servizio essenziale per il turismo italiano. Per questo – conclude Marras – siamo pronti a prestare la nostra collaborazione al governo insieme alle altre Regioni. Appena ci sarà un segnale di confronto, riattiveremo il tavolo regionale con le rappresentanze del settore e Anci Toscana per fare fronte comune e non lasciare da sole le imprese e i Comuni in questo delicato frangente”.

“La sentenza della Corte di Giustizia Europea conferma quello che la Lega dice da tempo – ha ribadito la deputata della Lega Elisa Montemagni -. Prima di valutare l’applicazione della direttiva sulla concorrenza anche alle concessioni balneari italiane è necessario procedere ad una mappatura delle spiagge e verificare la scarsità delle risorse a livello nazionale. Siamo soddisfatti che la Corte di Giustizia Europea ci dia ragione perché siamo consapevoli che questa sia la strada giusta per tutelare il lavoro e i sacrifici dei tantissimi imprenditori e gestori legati al settore. Stiamo parlando di un comparto unico in Europa che in Toscana rappresenta un’eccellenza in ambito turistico e caratterizza la storia e la cultura di molti nostri territori. La nostra linea è chiara, dobbiamo sostenere le nostre imprese, i nostri lavoratori, e garantire loro un futuro”.

“A seguito della decisione della Corte Eu sulle concessioni demaniali – aggiungono da Cna Balneari Versilia – ribadiamo le nostre posizioni a difesa degli operatori e la necessità della mappatura delle spiagge e attendiamo, con a livello nazionale, il pronunciamento del Governo per decidere i prossimi passi”.