Scuola pubblica, i sindaci della Versilia pronti a mobilitarsi: “Disponibili ad aprire un confronto”

24 aprile 2023 | 16:33
Share0
Scuola pubblica, i sindaci della Versilia pronti a mobilitarsi: “Disponibili ad aprire un confronto”

La protesta: “L’istruzione pubblica non può essere gestita con la logica del risparmio”

I comuni della Versilia sono pronti a mobilitarsi per difendere la scuola pubblica. È quanto affermano oggi (24 aprile) i sindaci dell’ambito, alla luce dei presunti tagli alle cattedre.

“Dobbiamo uscire dalla logica del governo fatta di numeri che porta inevitabilmente a indebolire le politiche sulla formazione dei nostri giovani – dicono -. Per la scuola servono investimenti, e se un governo propone solo tagli noi saremo sul fronte opposto e lo saremo insieme a tutti coloro che hanno a cuore la scuola e il futuro del nostro paese. Abbiamo chiesto per le vie brevi un incontro ai dirigenti scolastici provinciali e regionali per manifestare le nostre preoccupazioni. Siamo disponibili a incontrare le organizzazioni sindacali che rappresentano insegnanti e anche quelle che rappresentano il personale Ata, così come siamo altrettanto disponibili a incontrare gli studenti e le famiglie per cercare di fare un fronte comune a difesa della scuola”.

“L’obiettivo della nostra iniziativa è capire con certezza la prospettiva che ci aspetta con le nuove e infauste regole, e da subito lavorare perché si possa mettere un argine alla logica dei tagli, che si andrebbero ad aggiungere ad altri avvenuti negli scorsi anni sul nostro territorio – proseguono -. Basta, dobbiamo evitare il ridimensionamento degli istituti, dobbiamo evitare la riduzione delle sezioni, la creazione di classi pollaio, la limitazione degli indirizzi. I numeri e i rapporti in Provincia di Lucca non tornano e su questo i Comuni versiliesi chiedono ufficialmente spiegazioni. L’istruzione pubblica non può essere gestita con la logica del risparmio, noi sindaci della Versilia faremo tutto il possibile per impedirlo e siamo disponibili ad aprire tavoli di confronto per creare un fronte comune a difesa della scuola pubblica”.