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Torre del Lago, oltre 500 fra docenti, genitori e Ata in piazza per difendere l’indirizzo musicale

15 maggio 2023 | 16:45
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Torre del Lago, oltre 500 fra docenti, genitori e Ata in piazza per difendere l’indirizzo musicale
Torre del Lago, oltre 500 fra docenti, genitori e Ata in piazza per difendere l’indirizzo musicale
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Torre del Lago, oltre 500 fra docenti, genitori e Ata in piazza per difendere l’indirizzo musicale
Torre del Lago, oltre 500 fra docenti, genitori e Ata in piazza per difendere l’indirizzo musicale
Torre del Lago, oltre 500 fra docenti, genitori e Ata in piazza per difendere l’indirizzo musicale

E chiedere l’attivazione della decima sezione della scuola d’infanzia di Borgo 1

Striscioni e cartelli hanno invaso oggi pomeriggio (15 maggio) il cuore di Torre del Lago, con una manifestazione di oltre 500 persone animata dal lungo e colorato corteo musicale, per chiedere che non le venga tolto l’indirizzo musicale e che venga attivata la decima sezione della scuola d’infanzia di Borgo 1.

Il concentramento del corteo è iniziato attorno alle 16,30 al piazzale Belvedere davanti a Villa Puccini al lago. Da lì la parte di un corteo musicale lungo la via Giacomo Puccini fino alla scuola Puccini. Alla manifestazione hanno partecipato docenti, personale Ata, Rsa, genitori, che hanno dato vita al comitato in difesa dell’indirizzo musicale e della scuola dell’Infanzia di Torre del Lago Puccini, con l’obiettivo di “fare sentire la nostra voce, con il supporto di tante cittadine e cittadini e di tutti coloro che sono venuti a sostenerci: sindacati, associazioni, autorità locali e regionali” spiega Guido Masotti, Rsu Flc – Cgil dell’istituto comprensivo di Torre del Lago per il comitato in difesa dell’indirizzo musicale e della scuola dell’infanzia di Torre del Lago.

“La mancata attivazione della classe prima musicale delle scuole medie Gragnani – prosegue Masotti – dovuta al numero non sufficiente degli alunni richiesti dalla normativa – un’inaspettata doccia fredda per tutti noi – porta la scuola di Torre del Lago a non poter garantire l’attivazione del percorso musicale scelto ormai da 18 famiglie della futura classe prima. A questo si aggiunge la mancata attivazione della decima sezione della scuola dell’infanzia (la 4a sezione di Borgo 1), nonostante il numero di richieste, che in questo modo rischiano di non poter essere esaudite”.

“Dopo aver atteso e sperato inutilmente che il buon senso e il bene degli alunni e delle alunne del nostro territorio prevalesse sulle fredde ragioni burocratiche legate ai pesanti tagli di organico, abbiamo deciso di farci sentire come docenti, personale Ata, Rsu, genitori, dando vita al comitato in difesa dell’indirizzo musicale e della scuola dell’infanzia di Torre del Lago Puccini, che ha promosso questa manifestazione”.

“Chiediamo un ripensamento e che venga trovata una soluzione per l’indirizzo musicale: oltre ad avere un alto valore formativo e di crescita, nel nostro territorio così legato a Giacomo Puccini, la musica ha un ruolo fondamentale e un carattere identitario: riteniamo che in un bacino di utenza numericamente limitato come il nostro non si possa pensare di attuare tagli in base ad una norma che viene applicata, per esempio, in centro a Roma dove gli alunni sono molto più numerosi. La scuola di Torre del Lago in questi ultimi 10 anni, arricchendo la locale offerta sociale, ha provato a proporsi come centro aggregativo pomeridiano attivando, oltre all’indirizzo musicale, anche un corso sportivo sperimentale gratuito al quale i ragazzi possono accedere in alternativa al corso musicale ed ordinario. I numeri parlano da soli sottolineando il bisogno notevole viste le 18 iscrizioni al musicale e le 19 allo sportivo, in presenza di un numero di residenti non elevato”.

“Chiediamo anche un ripensamento per la situazione della scuola dell’infanzia, altrettanto preoccupante: 9 sezioni non bastano, ne serve una in più per accogliere tutti i bambini che hanno fatto richiesta. Poiché i numeri per fare la decima sezione ci sono (anche secondo la normativa), ci chiediamo perché non sia stata attivata, negando di fatto l’accesso alla scuola dell’infanzia a tutti coloro che la richiedono. Riteniamo che la scuola sia un diritto, anche e soprattutto a 3 anni, e vorremo, per tutti coloro che la chiedono, la possibilità di mandare i bambini nella scuola del loro quartiere, vicino a casa, per evitare di doverli portare nelle altre scuole del Comune con mezzi propri, in assenza del servizio scuolabus. Vogliamo che l’istituto comprensivo di Torre del Lago venga messo nella condizione di essere davvero comprensivo: dall’infanzia alla scuola media”.

“Per entrambe le questioni che abbiamo sollevato chiediamo che si trovino soluzioni praticabili e di buon senso, che salvaguardino il diritto all’istruzione e alla formazione delle alunne e degli alunni, che deve prevalere sulle logiche meramente burocratiche” conclude Masotti per il neonato comitato in difesa dell’indirizzo musicale e della scuola dell’infanzia di Torre del Lago Puccini.

A condividere le voci della protesta anche il Pd Versilia, che dice no al taglio delle classi nel nome di una didattica inclusiva. “Come sempre, alla fine dell’anno scolastico, nel momento della comunicazione del numero delle classi in ogni istituto da parte dell’ufficio scolastico provinciale, le varie scuole apprendono della soppressione di alcune di esse, soppressione che negli anni ha toccato dalla scuola dell’infanzia, attraverso la primaria e la secondaria di primo grado fino alla secondaria superiore”. 

Così Patrizia Vagli, responsabile scuola per la segreteria del Pd Versilia, che afferma: “Come Pd Versilia avevamo già affrontato questo argomento quando, dopo il terribile periodo iniziale (che non era ancora del tutto terminato) della pandemia era stato comunicato dall’ufficio scolastico provinciale il nuovo numero delle classi con riduzione delle stesse in alcuni casi. Avevamo fatto presente all’epoca che arrivati alla fine di quel faticoso anno scolastico in cui i dirigenti, i docenti e tutto il personale della scuola avevano cercato di garantire quanto più possibile la salute dei propri alunni con una serie infinita e ripetuta di accorgimenti e regole tra cui fondamentale il distanziamento, una ulteriore restrizione non sarebbe stata opportuna andando in contraddizione con le norme di allora, perché avrebbe innalzato il numero degli alunni per classe e la possibilità di contagio”.

“Oggi nuovamente ci troviamo a parlare di soppressioni di classi e questo problema non tocca solo la Versilia. Ci chiediamo – prosegue Vagli -come gruppo responsabile del settore scuola del Pd, se non sia arrivato invece il momento di modificare il numero degli alunni per classe, non facendo superare la quota di 20, anche alle classi senza alunni con legge 104. Questa inversione di politica amministrativa e pedagogico didattica sarebbe ottimale: meno alunni, migliore sarebbe la possibilità di seguirli. Invece questa scelta, coraggiosa e in controtendenza rispetto a ciò che è accaduto, non viene fatta”.

“Ci chiediamo il perché: non è forse vero che quella sollecitazione, che è sempre stata data dal ministero e cioè che ogni alunno ha il diritto di essere seguito quanto più possibile con didattica personalizzata, va in controtendenza alla soppressione delle classi e al conseguente aumento del numero degli alunni? Non sarà che un anticipo di quello che viene ventilato e cioè che si porterà il numero degli alunni addirittura a un tetto di 30? Il sovraffollamento impedisce di fare un buon lavoro a qualsiasi docente in qualsiasi segmento scolastico operi, un decadimento della qualità della scuola italiana, è questo che i genitori vogliono? O forse auspicano una scuola pubblica di qualità in cui i figli siano seguiti in modo attento e costante nei loro progressi e soprattutto nelle loro difficoltà, perché il valore dell’insegnamento sta proprio in questo: aiutare chi è più debole a superare i problemi, la scuola pubblica deve essere formativa, in tutti i sensi, e noi del Pd ci crediamo fermamente”.

“Altro problema di cui tener conto è quello della sicurezza: le aule affollate risultano meno sicure; in caso di incendio o di terremoto, predisporre l’evacuazione degli alunni è senz’altro più semplice se ciascun docente si deve occupare di un giusto numero di bambini/ragazzi che non un gruppo più cospicuo”.

“Noi ci auguriamo – conclude Patrizia Vagli – che l’ufficio scolastico regionale ponga rimedio a questa situazione permettendo alle famiglie di sentirsi serene quando i loro figli sono a scuola e che i docenti e i dirigenti scolastici possano organizzare le loro attività didattiche con tranquillità e in modo produttivo per i propri alunni”.

Comprensivo Torre del Lago, manifestazioneComprensivo Torre del Lago, manifestazioneComprensivo Torre del Lago, manifestazioneComprensivo Torre del Lago, manifestazioneComprensivo Torre del Lago, manifestazioneComprensivo Torre del Lago, manifestazione