Autorità portuale, l’amministrazione Del Ghingaro: “Per la nomina del segretario necessaria un’intesa con il solo Comune di Viareggio”

Il Palazzo comunale dopo la sentenza del Tar: “Auspichiamo che il procedimento regolato dalla nuova legge regionale sia applicato nel rispetto dei canoni di buona fede”
“La nomina del segretario generale dell’Autorità Portuale presuppone ancora oggi un’intesa con il solo Comune di Viareggio”. A dirlo è l’amministrazione comunale a seguito della sentenza del Tar che ha annullato la procedura.
“Il Comune di Viareggio – si legge in una nota – prende atto delle dichiarazioni rilasciate dal presidente Giani e della sua volontà di rispettare sin da subito la sentenza del Tar Toscana. Sottolinea tuttavia che, a differenza di quanto sembrerebbe emergere dalle suddette dichiarazioni, la nomina del segretario generale dell’Autorità Portuale presuppone ancora oggi un’intesa con il solo Comune di Viareggio. Non si tratta di concepire l’Autorità come appannaggio esclusivo della città di Viareggio ma di dare seguito alla chiara lettera della legge che differenzia espressamente la comunità viareggina rispetto agli altri Comuni portuali. In questo quadro la nuova legge regionale non elimina affatto l’obbligo dell’intesa, ma ne regola il procedimento decisionale (peraltro non interpretato correttamente nelle parole del presidente Giani) al fine di evitare decisioni arbitrarie e unilaterali della Regione già stigmatizzate dalla sentenza del Tar Toscana”.
“Naturalmente il Comune di Viareggio – si spiega – auspica che il procedimento regolato dalla nuova legge regionale sia applicato dalla Regione nel rispetto dei canoni di buona fede, correttezza e leale collaborazione istituzionale. Il Comune di Viareggio vigilerà in tal senso e reagirà senza indugio nelle sedi opportune per contrastare decisioni o condotte strumentali tese a violare e mortificare i suddetti principi”.
In un post su Facebook, il sindaco Giorgio Del Ghigaro ha rilanciato il messaggio: “Dopo una legnata di questo genere – ha scritto riferendosi alla sentenza del Tar che ha reso nulla la nomina regionale – ed una conseguente figura imbarazzante a livello giuridico, istituzionale e politico mi sarei aspettato un atto di rispetto del presidente nei confronti dei giudici e del comune di Viareggio e invece se ne esce con un comunicato dove in sintesi sostiene che nominerà chi vuole lui, travisando una sentenza inequivocabilmente netta a suo sfavore. E questo nonostante la legge (che lui ha preteso di modificare in corsa, cambiando quella precedente che ha violato, come attesta il tar) continui a prevedere la necessità di un accordo col comune di Viareggio. Sono un romantico della politica è vero, mi sarei aspettato un atteggiamento diverso e invece mi sono sbagliato: la nuova arroganza supera la vecchia arroganza. Nonostante tutto questo io sono orgoglioso d’essere un romantico, ma anche un romantico incazzato e determinato a far valere i diritti e la dignità di una città e deciso a non permettere a nessuno di metterli in discussione. Sono stato eletto anche per questo”.