Rosselli commissario dell’autorità portuale, i consiglieri di maggioranza: “Atto d’imperio di Giani”

I gruppi che sostengono il sindaco: “Il governatore ascolti i territori”
Autorità portuale, è di nuovo bufera. I consiglieri di maggioranza di Viareggio esprimono “forte perplessità e preoccupazione” per la nomina del nuovo commissario dell’Autorità Portuale Toscana da parte del presidente della Regione Eugenio Giani, definendolo “una prova di forza che si oppone alla recente sentenza del Tar che di fatto fa decadere la nomina a segretario generale dell’architetto Alessandro Rosselli“.
“Il presidente Giani, con atto di imperio e in spregio alle decisioni del Tar e alle indicazioni pervenute a suo tempo dal sindaco di Viareggio nel merito delle nomine della governance portuale – si legge in una nota – , ha voluto ugualmente confermare l’architetto Rosselli avvalendosi di un espediente normativo creato ad hoc, sperando che con la sola trasformazione lessicale da segretario a commissario si potessero risolvere i contrasti tra Comune di Viareggio e presidenza regionale”.
“La città di Viareggio – affermano i consiglieri della maggioranza – non accetta tali metodi, così lontani dal confronto democratico e dalla condivisione, a maggior ragione per un settore centrale e strategico per l’economia della città e per il suo sviluppo in termini di occupazione. L’Autorità Portuale Regionale, per come è stata pensata e strutturata, da tempo non risponde alle articolate esigenze del nostro territorio, associato all’interno della governance ad aree portuali così diverse e distanti anche geograficamente, non paragonabili per dimensioni e complessità alla realtà produttiva, commerciale, imprenditoriale e storica espressa dal Porto di Viareggio. Vi è l’esigenza di ripensare in toto alla funzione dell’Autorità Portuale Regionale, se non alla sua abolizione, come esempio di cattivo governo e di inutile fardello burocratico che reprime fortemente la vivacità economica ed imprenditoriale di Viareggio”.
“Nonostante l’urgente bisogno di un nuovo piano regolatore portuale che sia in grado di sintonizzarsi con il nuovo regolamento urbanistico approvato nel 2019, esso è ingessato da anni – si legge nella nota – in una scandalosa gestazione senza che si sia innescata una reale e fattiva discussione che delinei il futuro di quest’area strategica non solo per la città ma anche per la Regione stessa. Un esempio per tutti è la revisione della perimetrazione degli ambiti portuali in cui a tutt’oggi sono incluse zone cittadine che ben poca affinità hanno con l’attività strettamente portuale. Si lasci dunque governare questa realtà produttiva a chi veramente la vive quotidianamente sul territorio, la si restituisca alla sua comunità fatta di operatori, imprenditori, operai che hanno fatto la storia di questa città e hanno saputo esprimere visioni e progetti di grande respiro, tali da superare in alcuni settori i confini nazionali. Ci si metta pertanto quanto prima ad un tavolo per riconsiderare le decisioni prese in questi giorni dal presidente Giani, per restituire la governance del Porto alla città di Viareggio, per varare il nuovo Piano Regolatore Portuale quale strumento snello efficace e soprattutto in sintonia con il territorio afferente. Ci aspettiamo che il presidente Giani torni ad ascoltare i territori, il nostro come gli altri che è stato chiamato a rappresentare. Anche per ridurre quella distanza di visioni che, come dimostrano i recenti risultati elettorali, sembra sempre più incolmabile”.