Premio Viareggio Rèpaci: scelte le terne dei finalisti

La cerimonia di premiazione si terrà il prossimo 30 luglio
La giuria del premio Viareggio-Rèpaci annuncia oggi (20 giugno) le terne di narrativa, poesia e saggistica che accedono alla finale dello storico premio letterario, giunto quest’anno alla sua novantaquattresima edizione.
Per la narrativa in lizza ci sono: Niccolò Ammanniti, con La vita intima (Einaudi). In un percorso al femminile, è la paura il motore che permetterà di compiere un lungo viaggio di riconquista di sé e di ritorno alla vita; Giosuè Calaciura, con Una notte (Sellerio). Una notte indubbiamente singolare, quella del primo Natale, in cui si scoprono le storie degli ultimi, sospesi tra riscatto e sconfitta, tra la promessa del Regno dei Cieli e la crudeltà di sempre; Sapo Matteucci, con Per futili motivi (La nave di Teseo). Romanzo reale e di spietata introspezione che ritrae, tra comicità e turbamento, incomprensioni e affetto, quei legami indissolubili chiamati famiglia.
Per la poesia in lizza Vivian Lamarque, con L’amore da vecchia (Mondadori). “Versi vivaci e freschi – chiosa la giuria – che ripercorrono, in una mitologia personale, il fascino discreto degli amori non corrisposti, conservando l’attitudine vitale ad aprirsi all’incanto, all’amore inventato”. In finale anche Aldo Nove, con Sonetti del giorno di quarzo (Einaudi). “Un’autobiografia intellettuale, in forma di canzoniere, ed un percorso esistenziale che diventa una sorta di testamento non solo del poeta ma della poesia italiana”. C’è anche Gilda Policastro, con La distinzione (Giulio Perrone editore). “In un gioco di linguaggio e forme – osserva la giuria -, si intrecciano le voci e le riflessioni del quotidiano con le fragilità del corpo e chi ha il coraggio di morire ha anche quello di ridere, rovesciando la massima famosa”.
Ecco invece la terna dei finalisti per la saggistica. Si comincia con Francesco Longo, con Il cuore dentro le scarpe (66th and 2nd). “In un viaggio sognante e sorprendente, in cui ogni statua ha un passato profondo – spiega la giuria -, riemerge la memoria di come gli sport siano approdati nella città eterna, ne abbiano scolpito la forma e come si siano trasformati, in nome dell’inclusività, oggi”. In lizza anche Paolo Nori, con Vi avverto che vivo per l’ultima volta. Noi e Anna Achmatova (Mondadori). “La storia di Anna Achmatova, la voce più popolare di Russia durante la Seconda guerra mondiale, che non ha mai smesso di scrivere, diventando il più grande poeta russo dei suoi tempi, che oggi ci tocca più forte”. Completa la terna dei finalisti Francesco Piccolo, con La bella confusione (Einaudi). “Un documentario tra mito e aneddoto, filmati e pettegolezzi, che metterà in luce i segreti del cinema, dalle luci sul set alle scelte dell’ultimo minuto, e i duelli di un’Italia, quella del 1963, che non sapremmo più immaginare”.
Nelle prossime settimane saranno annunciati i vincitori dei premi speciali per l’opera prima e il giornalismo, i premi internazionali e quelli per le categorie poesia e saggistica.
La giuria del premio è composta da Paolo Mieli (Presidente) – giornalista, saggista e storico, Leonardo Colombati (vicepresidente) – scrittore, Luca Alvino – poeta, Maria Pia Ammirati – dirigente televisiva, scrittrice e giornalista, Camilla Baresani – scrittrice e insegnante, Giorgio Biferali – saggista giornalista e insegnante di Italiano e Storia, Maria Borio – poetessa, Gabriella Buontempo – produttrice cinematografica, Diamante D’Alessio – giornalista, Francesca Ferrandi – autrice, Costanza Geddes da Filicaia – docente di Letteratura italiana contemporanea, Emma Giammattei – docente di Letteratura Italiana, Luciano Luciani professore e giornalista, Edoardo Nesi – scrittore e saggista, Mirella Serri – docente di Letteratura e giornalismo.
Sabato 29 luglio alle 19 gli autori dei libri entrati nelle terne finaliste, in dialogo con la giuria, presenteranno al pubblico le loro opere.
La serata finale si terrà domenica 30 luglio alle 21 a Viareggio con la cerimonia di premiazione dei vincitori, per ciascuna sezione, del premio Viareggio-Rèpaci 2023.