Puccini, si presenta il libro di Virgilio Bernardoni

Gabriella Biagi Ravenni dialogherà con l’autore per ripercorrere le tappe della vita e delle opere del maestro
Domenica prossima (25 giugno) alle 18 nell’auditorium Simonetta Puccini di Torre del Lago, la Fondazione Simonetta Puccini per Giacomo Puccini in collaborazione con il Centro Studi Giacomo Puccini presentano il volume Puccinidi Virgilio Bernardoni edizione Il Saggiatore, collana L’opera italiana, Milano 2023.
“La musica di Puccini ha pietà dell’amore e della morte, e, insieme, ha dell’uno la nostalgia e dell’altra uno stupore accorato e rassegnato”: così scriveva Renato Simoni nel Corriere della Sera in occasione dell’inaugurazione del Teatro Puccini a Milano nel 1930. I meandri infiniti dell’amore, nei quali si mescolano fantasia e realtà, sentimento e perversione, illusione e sfida, eternità e precarietà, hanno caratterizzato in maniera indelebile la musica e il teatro di Giacomo Puccini, dall’astrazione sonora del Capriccio sinfonico al sacrificio umanissimo del personaggio della schiava Liù nella Turandot. Rappresentando eros e thanatos con una sicurezza musicale e teatrale infallibile e una sensibilità spiccata per le loro tragedie, Puccini svela la nuda fragilità dell’uomo e traghetta l’opera italiana dalla fase delicata del melodramma di fine Ottocento al teatro moderno.
Gabriella Biagi Ravenni, musicologa e presidente del Centro Studi Giacomo Puccini dialogherà con l’autore ripercorrendo le tappe della vita e dell’opera del musicista, dalla gioventù a Lucca come erede brillante e imprevedibile di un’antica dinastia di musicisti, agli esordi della carriera nazionale a Milano come pupillo della più importante impresa musicale italiana, per arrivare all’apice del successo, raggiunto mentre si divide tra il rifugio esistenziale di Torre del Lago e la vetrina dei teatri del mondo. Fra le prime composizioni per organo, i capolavori teatrali della maturità (La Bohème, Tosca, Madama Butterfly) e le ultime sperimentazioni (Il trittico, Turandot), nel brulichio di relazioni che lo contornano e ne assecondano il genio – famigliari, amici, poeti, artisti, politici, direttori d’orchestra, cantanti, librettisti, editori –, Puccini si erge così a demiurgo schivo della propria esistenza e della propria arte, fino ad assumere la statura di uno dei maggiori compositori di tutti i tempi.
Il dialogo sarà accompagnato dalle composizioni per pianoforte di Giacomo Puccini, eseguite dalla pianista Silvia Gasperini. Ingresso libero.