Da Fiumetto al fosso dell’Abate: allarme inquinamento del mare da Goletta Verde
5 luglio 2023 | 13:32

I dati presentati oggi a Firenze bocciano tre siti in provincia di Lucca
La fotografia che Legambiente restituisce delle acque in Toscana è preoccupante: l’80% dei campioni esaminati risulta oltre i limiti di legge. I campionamenti sono stati effettuati dai volontari e le volontarie di Legambiente tra il 19 e il 21 giugno 2023. Bisogna segnalare che, in alcune zone, fino ad alcuni giorni prima dei prelievi è piovuto in maniera persistente: ciò ha provocato, molto probabilmente, lo scarico diretto nei corsi d’acqua degli scolmatori di piena senza passare dagli impianti di depurazione. Si tratta di una concausa che non giustifica le forti criticità riscontrate.
Dei 20 campioni esaminati 17 sono stati prelevati in foce di fiumi o canali e 3 a mare. Ben 16 i campioni risultati fuori dai limiti di legge alle analisi microbiologiche effettuate da laboratori specializzati sul territorio: 12 punti sono stati giudicati fortemente inquinati, in quanto i campioni superano di più del doppio i limiti normativi considerati, 4 invece hanno avuto il giudizio di inquinato. Andando nel dettaglio tre punti su quattro in provincia di Massa Carrara sono risultati fortemente inquinati: la foce del torrente Carrione alla Marina di Carrara, il torrente Lavello in località Partaccia e il fiume Brugiano verso la località Ronchi, questi ultimi nel comune di Massa. Inquinata la foce del fiume Versilia in località Cinquale, a Montignoso. Fortemente inquinati entrambi i punti in provincia di Lucca, alla foce del fosso Fiumetto a Marina di Pietrasanta e del fosso dell’Abate al Lido di Camaiore, e per il punto alla Marina di Pisa, alla foce del fiume Arno. In provincia di Livorno sono risultati fortemente inquinati i punti alla foce del canale scolmatore in località Calambrone, la foce del fiume Cecina nell’omonimo comune e il punto preso a mare, antistante allo scarico di via Salivoli, a Piombino.
Sull’Isola d’Elba è risultato fortemente inquinato il campione prelevato al fosso della Madonnina, a Portoferraio; mentre sono risultati entro i limiti i campioni presi alla foce unica dei fossi di Mola, a Capoliveri, sulla spiaggia presso il moletto del pesce a Marciana Marine e alla foce del fosso Galea/La Pila, in località La Foce a Campo nell’Elba. Sono 6 infine i punti in provincia di Grosseto: la foce del Gora a Follonica e la foce del Bruna a Castiglione della Pescaia sono risultati fortemente inquinati, tre punti campionati hanno ricevuto il giudizio di inquinati: due nel comune di Orbetello, la foce del fiume Osa a Fonteblanda la foce del fiume Albegna, e uno ad Ansedonia alla foce del fosso Tagliata Etrusca. Entro i limiti il campione prelevato in spiaggia, di fronte al canale, tra le località Poggio Pertuso e Cala Galera nel comune di Monte Argentario.
Goletta Verde, la campagna di Legambiente che monitora lo stato di salute delle acque marine e delle coste italiane, ha stilato un bilancio della seconda tappa in Toscana presentando oggi (5 luglio), a Firenze, in conferenza stampa i dati del monitoraggio delle acque toscane. Presenti all’evento: Fausto Ferruzza, Presidente Legambiente Toscana, Federico Gasperini, Direttore Legambiente Toscana, Stefania Di Vito, Ufficio scientifico Legambiente, Pietro Rubellini, Direttore generale Arpat, Marcello Mossa Verre, Direttore tecnico Arpat e Maurizio Arcidiacono, Responsabile CONOU Coordinamento Area Nord-Ovest.