Puccini e polemiche, binomio inscindibile. Veronesi dirige bendato ‘La Bohéme’ ambientata nel Maggio Francese

15 luglio 2023 | 10:57
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Puccini e polemiche, binomio inscindibile. Veronesi dirige bendato ‘La Bohéme’ ambientata nel Maggio Francese

Il direttore d’orchestra, presidente del comitato per le celebrazioni: “Non voglio vedere queste scene”. Il pubblico dissente

Puccini e polemiche, un binomio che sembra inscindibile.

Dopo le critiche alla direttrice d’orchestra Beatrice Venezi per l’esecuzione dell’Inno d’Italia alla prima delle celebrazioni del centenario un’altra polemica è partita ieri sera quando il maestro Alberto Veronesi, che peraltro è il presidente del comitato per gli eventi del centenario della morte del maestro, si è presentato a dirigere la Bohéme con una benda sugli occhi.

Il motivo è presto detto. Il direttore d’orchestra non condivide, e con lui il sottosegretario Vittorio Sgarbi (“Mi auguro – aveva detto – che un vero musicista come Alberto Veronesi, oltretutto presidente del Comitato promotore delle celebrazioni pucciniane, abbia la forza e l’orgoglio di non dirigere l’orchestra del Festival per una Bohème che, di regia sicuramente pregevolissima tradisce nelle scene pensate da Christophe Ouvrard ogni visione e spirito pucciniano”), l’allestimento dell’opera del regista francese Christophe Gayral, che ha ambientato le scene nel ’68 e nel Maggio Francese.

Veronesi Boheme

L’eclatante protesta, peraltro in pieno spirito del direttore, che già una volta decise di abbandonare il palco per solidarietà con il sindaco Del Ghingaro la cui elezione era stata proprio quel giorno sospesa dal Tar della Toscana, ha trovato un’accoglienza contrastata. Alcuni non hanno gradito la protesta e hanno abbandonato prima del tempo la serata, altri hanno espresso chiaramente il loro dissenso a colpi di ‘Buffone’ e ‘Vai via’.

Veronesi, dal canto suo, non si è contenuto e, rivolgendosi al pubblico ha spiegato: “Non voglio vedere queste scene”. Ironia da parte del sindaco, Giorgio Del Ghingaro: “Il maestro ha voluto dimostrare che conosce lo spartito a memoria”.

Polemico il capogruppo del Pd in consiglio comunale a Lucca, Francesco Raspini: “Come trasformare le celebrazioni pucciniane in una barzelletta che non fa nemmeno ridere. Complimenti a chi ha reso possibile tutto questo”.

Ora non resta che attendere cosa succederà alle repliche previste per il 29 luglio e per il 10 e il 25 agosto.