Sant’Anna di Stazzema ricorda la strage del 1944: si consolida il legame con Marzabotto

10 agosto 2023 | 09:36
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Sant’Anna di Stazzema ricorda la strage del 1944: si consolida il legame con Marzabotto

L’orazione ufficiale al Sacrario affidata al governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini. Il sindaco Verona: “I fascisti ci sono ancora”

Se c’è un legame profondo e di amicizia che negli ultimi anni il Parco nazionale della Pace di Sant’Anna di Stazzema ha tessuto con un’altra località martire della seconda guerra mondiale è quello con il Comune di Marzabotto. “L’Emilia Romagna è un’altra Regione, come la Toscana, martire – ha spiegato Maurizio Verona, sindaco di Stazzema e Presidente dell’Istituzione Parco nazionale della pace di Sant’Anna di Stazzema -. E Marzabotto e Sant’Anna sono due dei cinque luoghi d’Italia sostenuti dal governo per lo sviluppo di tematiche atte alla diffusione dei valori della pace”.

Ed è anche per questo che quest’anno, nel 79esimo anniversario della strage del 12 agosto del 1944, sarà il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini a tenere l’orazione ufficiale dal Sacrario di Sant’Anna, a Col di Cava (lo scorso anno era stata Valentina Cuppi, sindaca di Marzabotto). Sarà preceduto dalle parole di un rappresentante della Regione Toscana, da quelle di Umberto Mancini presidente dell’associazione Martiri di Sant’Anna, e infine dall’intervento del sindaco di Stazzema.

Ed è proprio quest’ultimo, il primo cittadino Maurizio Verona, che ha specificato che Sant’Anna è un luogo di ricordo, commemorazione delle vittime; ma è anche un luogo dove si diffondono e si difendono i valori di democrazia e libertà; proprio per questo non bisogna sottacere a fatti o dichiarazioni che rappresentano un pericolo per quei valori. “Non voglio far cadere nel vuoto le dichiarazioni di Marcello De Angelis, portavoce del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca – ha commentato quindi il sindaco Maurizio Verona. De Angelis è uscito sui social network propugnando una tesi negazionista rispetto alle sentenze di condanna dei neofascisti ritenuti responsabili della strage della stazione di Bologna (una bomba esplose il 2 agosto del 1980 provocando 85 morti e circa 200 feriti) – Non si possono liquidare queste affermazioni come un incidente di percorso. Quando i fascisti fanno i fascisti, anche nelle dichiarazioni non bisogna meravigliarsi. Sono piuttosto meravigliato che qualcuno pensasse che i fascisti non esistessero più. Noi da Stazzema è da qualche anno che lanciamo l’allarme per un un’onda nera che sta invadendo i social e lentamente molte zone del vivere quotidiano: assistiamo a cori fascisti, a pestaggi a danni di studenti a Firenze, ai saluti romani. C’è una parte del nostro paese che è nostalgica di quel periodo, ed il problema è un’inefficienza della cultura e dell’istruzione, le uniche che possono contrastare il fenomeno e ristabilire la verità storica ed un pensiero civile. Ci sono alte percentuali di cittadini convinti che Mussolini sia stato un leader, che ha commesso solo qualche piccolo errore. In realtà stiamo parlando di un capo di stato che si è macchiato della responsabilità delle Leggi Razziali, una delle schifezze più grosse della storia del nostro paese. Da Sant’Anna non può che essere denunciata una squallida uscita come quella del portavoce della Regione Lazio. Non sono a chiedere le sue dimissioni, ma deve chiedere scusa agli italiani che sono stati feriti e uccisi da questa ideologia“.

Il programma

Le celebrazioni del 79esimo anniversario della strage nazifascista del 12 agosto, che provocò la morte di 560 civili, fra cui anziani, donne e decine di bambini, avranno inizio la mattina di domani (11 agosto).

A Pontestazzemese alle 9,30 in piazza Europa verrà deposta una corona d’alloro alla targa in ricordo della Medaglia d’oro al valor militare per la Versilia e ai caduti di tutte le guerre. A seguire ci sarà una deposizione di una seconda corona di alloro al busto di Don Innocenzo Lazzeri, medaglia d’oro al merito civile. La cerimonia si sposterà poi a Mulina di Stazzema nel Parco delle rimembranze della chiesa di San Rocco, per onorare la figura di Don Fiore Menguzzo, medaglia d’oro al merito civile, e la sua famiglia, trucidata dai soldati tedeschi (una delle tre compagnie della 16. SS-Panzergrenadier-Division Reichsführer-SS) all’alba durante la salita lungo sentiero che conduceva a Sant’Anna. A Mulina interverrà il professore di storia dell’Università di Pisa Gianluca Fulvetti. Ci sarà spazio anche per l’arte: alle 18 verrà inaugurata alla Fabbrica dei Diritti la mostra Colors for draw peace, la più grande esposizione ukrainian kid’s art a tema pace. Rimarrà aperta sabato e domenica.

Ultima iniziativa, canonica, dell’11 agosto si svolgerà a Sant’Anna alle 21,15 con la fiaccolata silenziosa dalla piazza della chiesa, lungo la via Crucis, con arrivo al Monumento Ossario, dove poi ci sarà il Recital per la pace a cura del Circolo culturale Gennj Bibolotti Marsili.

Sabato (12 agosto) nel Parco nazionale della pace, la cerimonia avrà inizio sulla piazza della chiesa, con ritrovo alle 9. Verrà celebrata la santa messa sul sagrato della chiesa, e successivamente si formerà il corteo per raggiungere il Sacrario dove le autorità faranno i loro interventi dalle 10,55. Il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, chiuderà la cerimonia con l’orazione ufficiale, e successivamente ci sarà un saluto dei ragazzi partecipanti al Campo della Pace italo tedesco.