Del Ghingaro: “Il Pd sempre più litigioso e contraddittorio”

Dall’ente Parco al piano dei rifiuti, il sindaco di Viareggio: “Forse i dem dovrebbero imparare a decidere e assumersi responsabilità”
“Il Pd è nel pallone”. A dirlo il sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro sulle questioni riguardanti il Parco di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli e sul piano regionale dei rifiuti.
“Il presidente della Provincia di Pisa (Pd) firma il 6 settembre il via al centro di addestramento dei carabinieri area Cisam, poi però il 18 settembre non si presenta alla riunione della comunità del Parco e chiede un rinvio. Il presidente della Regione (Pd) invece è presente ad entrambe le riunioni e conferma il suo parere positivo. La provincia di Lucca, col delegato (Pd) chiede tempo e si astiene. Il presidente del Parco (Pd) è convintamente favorevole. Il segretario del Pd di Pisa invece si dichiara contrario (dopo) e bacchetta tutti. Insomma tre o quattro posizioni diverse nello stesso partito per un unico tema. Non male per un partito che, all’indomani della vittoria di Elly Schlein, si disse maturo”.
“‘E’ finita la fase di chi perde porta via il pallone e chi vince fa piazza pulita’, erano le parole del neosegretario regionale Emiliano Fossi in occasione dell’elezione di Valentina Mercanti – cita Del Ghingaro -, che l’aveva sfidato, perdendo, alle primarie per la segreteria, e veniva poi eletta presidente. E tuttavia, oggi a distanza di pochi mesi, Mercanti critica ferocemente Fossi, perché dovrebbe, a suo parere, ascoltare e dialogare di più, in particolare sul piano regionale dei rifiuti: piano che una parte rilevante del Pd non vorrebbe votare così com’è. Solo alcuni esempi dei tanti altri che sarebbe possibile citare, di una gestione del Pd litigiosa, incerta, contraddittoria: il quadro che ne scaturisce è uno scontro interno, non una sana discussione, come qualcuno vorrebbe far credere. Lotte tra correnti, personalismi imbarazzanti, posizioni a volte così divergenti da diventare inconciliabili. Sullo sfondo i territori, che di tutto questo fanno le spese. Dinamiche a volte veramente incomprensibili e autolesionistiche agli occhi di un normale, concreto, amministratore come me”.
“Forse (e dico forse) basterebbe un po’ di umiltà – prosegue Del Ghingaro -. Imparare a prendere decisioni, assumersi una responsabilità e difendere le scelte che si fanno (se si fanno e non si traccheggia). Abbandonare una volta tanto, l’atteggiamento un po’ da professorini saccenti e, prima di insegnare agli altri come si sta al mondo, dare una sistemata in casa propria. Perché nessuno porta più via il pallone forse, ma non c’è semplicemente una squadra, perché ognuno gioca per conto suo. Così facendo il pd rischia di non chiudere nemmeno il primo tempo. Non che il gioco in generale sia appassionante, sia chiaro, ma se in ballo ci sono i comuni e la Toscana: ecco allora, forse (e dico forse) sarebbe interesse di un partito maturo arrivare in fondo alla partita”.