Sea Ambiente, scatta lo stato di agitazione dei lavoratori

10 novembre 2023 | 10:37
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Sea Ambiente, scatta lo stato di agitazione dei lavoratori

I sindacati: “Necessario superare l’immobilismo dell’azienda per sgombrare il campo dalle incertezze per il futuro”

Scatta lo stato di agitazione tra i lavoratori di Sea Ambiente a Viareggio. La decisione è stata presa nella giornata di mercoledì scorso (8 novembre), quando si è tenuta l’assemblea unitaria del personale di Sea Ambiente. L’assemblea ha preso in esame varie questioni sia generali che di natura contrattuale, già da tempo portate sul tavolo della direzione aziendale.

In particolare le organizzazioni sindacali presenti nelle persone dei responsabili provinciali di settore Michele Massari di Fp Cgil, Luca Mannini di Fit Cisl, Antonio Andreozzi di Uiltrasporti e Filippo Ferrari e Marco Niccoli di Fiadel, hanno relazionato sull’attuale difficoltà a definire le richieste e le problematiche poste, quali sicurezza e ambiente di lavoro, utilizzo di meccanismi di geolocalizzazione, verifica dei percorsi professionali individuali, turni e orari di lavoro, premio di produttività ma in modo particolare ci si è soffermati sulla situazione di “grave stallo in cui versa la società per effetto della nota richiesta di revoca del mandato all’amministratore unico”.

“La vicenda – si legge in una nota dei sindacati – che ha subito continui rinvii rende difficili le relazioni sindacali per la persistente incertezza che grava sul piano direzionale. I vari interventi dei lavoratori e degli esponenti sindacali nel corso dell’assemblea, hanno messo in rilievo la necessità di mettere in atto decisioni in tempi rapidi con prospettive certe da parte di Reti ambiente e del Comune di Viareggio che facciano intravedere un futuro certo per l’ azienda e che rimuovano definitivamente lo stato di immobilismo in cui sembra trovarsi la società e di cui già risente negativamente la condizione dei lavoratori. A fronte della situazione i lavoratori, pertanto, hanno già dato mandato con votazione unanime per l’ apertura dello stato di agitazione finalizzato alla proclamazione di iniziative di sciopero se nel corso della prossima riunione del cda non dovessero emergere scelte concrete per le prospettive aziendali”.