Baldini (Lega): “I pescatori di Viareggio hanno ragione, sottovalutato l’insabbiamento”

Il consigliere regionale: “Situazione inaccettabile, si rischia la chiusura ogni giorno”
“Credo sia parso evidente a tutti che il presidente della Regione, Eugenio Giani, quando è venuto a Viareggio abbia sottovalutato la situazione in cui versa l’imboccatura del porto rilasciando dichiarazioni un po’ affrettate rispetto al quadro realistico. I pescatori, che conoscono bene dove lavorano, ci hanno ripetuto ancora una volta le difficoltà in cui versano e la gravissima situazione che vivono, di fatto non lavorando da più di due mesi per l’impossibilità di navigare quel tratto, se non a rischio notevolissimo”. Così interviene Massimiliano Baldini, consigliere regionale della Lega e membro della Quarta Commissione.
“La situazione è inaccettabile, il porto, di fatto, rischia ogni giorno la chiusura perché l’insabbiamento ha ormai vanificato anche quel canale di cui tutti usufruiscono per entrare e uscire in quanto la sabbia è ormai disposta a varie altezze a zig zag su tutta l’entrata e non permette, specialmente di notte, di avere una possibilità di vedere il percorso giusto ed uscire in sicurezza. Ho chiesto – continua il rappresentante del partito di Matteo Salvini – e lo farò di nuovo anche oggi e domani in consiglio regionale nel corso della discussione del bilancio dell’Autorita Portuale, che non solo si provveda a scavare ancora, di più e con una draga che sia in grado di uscire sempre per riportare la situazione almeno in sicurezza ma che si ricomprenda le imprese e le cooperative nell’alveo dei ristori perché i danni subiti sono grandissimi e rischiano la chiusura della pesca a Viareggio con tante famiglie che sono strozzate dagli impegni senza un numero di giornate di lavoro adeguato”.
“Purtroppo – conclude Massimiliano Baldini – sia la Regione Toscana sia il Comune di Viareggio sono da anni in ritardo sulle problematiche dell’insabbiatura del porto dove sono stati investiti montagne di quattrini ma senza interventi risolutivi. Siamo indietro sul sabbiodotto, siamo indietro sul piano regolatore, siamo indietro sulla nomina del segretario dell’Autorità Portuale perché tutte le energie si sono spese per litigare sulle poltrone ed in contenziosi nei tribunali”.