Giornata della memoria, ‘Scalpiccii sotto i platani’ per gli studenti di Seravezza e Stazzema

Iniziativa dello Spi Cgil provincia di Lucca e la Lega Spi Cgil Versilia Storica
La quotidianità durante la guerra, le ristrettezze, la vita semplice e, infine, l’orrore della strage che si abbatté sugli abitanti di Sant’Anna di Stazzema. Scalpiccii sotto i platani, il monologo teatrale scritto e interpretato da Elisabetta Salvatori, racconta tutti questi aspetti della vita di coloro che abitavano il piccolo paesino versiliese fino al 12 agosto 1944, quando fu compiuto dalle forze nazi-fasciste uno dei più efferati eccidi avvenuti in Italia, che portò alla morte di 560 persone nel giro di meno di tre ore.
In occasione della ricorrenza della Giornata della Memoria, lo Spi Cgil provincia di Lucca e la Lega Spi Cgil Versilia Storica hanno quindi voluto offrire ai ragazzi dell’Istituto alberghiero di Seravezza e a quelli dell’Istituto comprensivo di Sant’Anna di Stazzema la possibilità di assistere a questo spettacolo. Un’opera che, partendo dalle parole dei sopravvissuti alla strage raccolte dalla stessa autrice e protagonista, vuole trasmettere il ricordo di quei momenti terribili, in cui gli esseri umani hanno dimostrato le barbarie di cui erano capaci in nome di un’ideologia. Una testimonianza e una consapevolezza che è necessario trasmettere alle generazioni future, non solo per non perdere il ricordo di coloro che furono, ma, soprattutto, per formare la coscienza dei giovani, in modo che fatti del genere non possano mai più ripetersi.




Nella mattinata di oggi (29 gennaio), centinaia di studenti si sono così ritrovati nel Teatro delle Stalle Granducali di Seravezza per assistere a questa preziosa ed emozionante testimonianza. Prima dello spettacolo, vi è stato modo di poter sentire il saluto e il commento dei rappresentanti delle istituzioni locali presenti, ovvero il sindaco di Sant’Anna di Stazzema, Maurizio Verona, e l’assessore del comune di Seravezza, Michele Silicani, che hanno ricordato l’importanza di mantenere viva la memoria di questi momenti bui. Dopodiché Elisabetta Salvatori, accompagnata dal suono del violino, ha ripetuto per due volte la sua performance, una alle 10 e una alle 12, in modo da permettere a tutti gli studenti arrivati, troppo numerosi per riuscire ad entrare nella sala in un’unica volta, di ascoltare il suo racconto.