Carnevale di Viareggio, folla per il corso del martedì grasso
La satira “resiste” solo tra le mascherate. E non è mancata la solidarietà
Un Martedì Grasso baciato dal sole, per il Carnevale di Viareggio, come il giorno dell’apertura.
Iniziato alle 15,25 con la diretta Rai 3, condotta dal collega Federico Monechi da piazza Mazzini, e proseguita con la sfilata delle opere di cartapesta.
Sui viali a mare sono tornate protagoniste le opere allegoriche realizzate dagli artisti della cartapesta con 9 carri di prima categoria, 4 di seconda, 8 mascherate in gruppo e 8 isolate, insieme alle pedane aggregative fuori concorso.
Niente politica sui carri di prima e seconda categoria, solo satira sociale e ambientale.
E’ tra le mascherate a piedi che hanno di nuovo fatto la loro comparsa le caricature dei politici nazionali e internazionali, da Putin a Zelensky, fino al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alle premier Giorgia Meloni e alla leader del Pd Elly Schlein. Biden, Xi Jinping, Macron ed Erdogan.
Non è mancata la solidarietà al quarto corso del Carnevale, da cui è stato rilanciato l’appello per la liberazione dell’attivista iraniana premio Nobel per la pace, Narges Mohammadi, chiusa in carcere dal 2016 dalle autorità iraniane. “Da una delle occasioni simbolo dell’allegria, come il Carnevale di Viareggio, trovo significativo e importante che la Regione rilanci l’appello presentato e aperto a novembre scorso dal progetto La Toscana delle Donne, per la liberazione dell’attivista iraniana premio Nobel per la pace, Narges Mohammadi, chiusa in carcere dal 2016 dalle autorità iraniane. E’ un gesto di solidarietà e impegno a favore di chi sta lottando contro l’oppressione delle donne in Iran e per la promozione dei diritti umani e della libertà di tutti”. Queste le parole del presidente Eugenio Giani in occasione della presentazione della raccolta di firme per la liberazione immediata di Narges Mohammadi allestita da La Toscana delle Donne, progetto della Regione Toscana, in piazza Mazzini a Viareggio grazie anche al supporto di Oxfam, durante il corso mascherato del Carnevale.
“Prima del suo ultimo arresto – ha detto Cristina Manetti, capo di Gabinetto della presidenza della Regione e ideatrice de La Toscana delle Donne – Narges Nohammadi ha inviato un messaggio di speranza a coloro che lottano per la libertà. Ha detto: “Un giorno canteremo insieme le canzoni della vittoria con gioia e piacere nel nostro Paese e voi sentirete quella voce”. Mi piace, in questo giorno di festa a Viareggio, citare una frase del genere, che possa dare più forza alla raccolta di firme che la Toscana delle Donne ha avviato per la liberazione immediata di Narges. La sottoscrizione fa tappa anche qua e toccherà varie città della nostra regione. La libertà di ogni donna è la libertà di tutte, la violenza verso una di loro colpisce ciascuna ovunque essa si trovi. Nessuna donna deve essere perseguitata, arrestata, imprigionata,uccisa perché difende i diritti della sua persona e delle altre donne. Un monito che non dobbiamo mai dimenticare e per il quale vogliamo impegnarci ogni giorno”. Sensibilizzare la cittadinanza sui temi della parità di genere nel mondo è un impegno che Oxfam e Regione Toscana porteranno avanti anche nei prossimi mesi, in continuità con il lavoro che l’Ong svolge al fianco delle donne in contesti fragili e di crisi umanitarie. Dopo questo primo appuntamento l’organizzazione sosterrà la diffusione dell’appello della Regione Toscana in favore della liberazione della premio Nobel iraniana, nel quadro di una serie di iniziative territoriali dedicate alle disuguaglianze di genere, ai diritti e libertà delle donne nel mondo.
Sempre a Viareggio oggi è stata inaugurata la mostra fotografica di Massimo Sestini che ha accompagnato la seconda edizione de La Toscana delle donne e che è visitabile presso il Museo del Carnevale alla Cittadella. Si tratta di una selezione delle venti foto esposte nella mostra completa allestita a novembre: volti femminili che rimandano a vite di lavoro, di impegno professionale, di legame stretto con territori e paesaggi della nostra regione. Soggetti molto diversi l’uno dall’altro ma che rappresentano tutti un’intera storia, trasmettendo quella bellezza che non risiede negli effetti speciali, ma nell’autenticità. L’appello per la liberazione di Narges Mohammadi può essere firmato anche on line a questo link.
Andato avanti fino all’imbrunire, a carri fermi, illuminati dalle luci, su il sipario sui fuochi d’artificio.







(foto di Carlo Francesconi, Petre Voinea e Nilo di Modica)














































