Baldini: “Cgc, chiederò il sostegno della Regione”

Il consigliere regionale della Lega: “Realtà da valorizzare, interesserò Giani”
“Il Centro Giovani Calciatori è un patrimonio non solo sportivo ma altresì culturale, sociale, storico e turistico di Viareggio e con la sua storia permea largamente e si identifica con la città da sempre”. A dirlo è il consigliere regionale della Lega, Massimiliano Baldini.
“La Coppa Carnevale, il torneo di calcio organizzato dal Centro Giovani Calciatori, con le sue 74 edizioni, ha portato il nome di Viareggio ma anche della Toscana nel mondo, lo toccai con mano alcuni anni fa – afferma – ho raccontato questa mattina durante l’incontro in sede al Palazzetto, quando in vacanza in Florida un taxista di Haiti mi disse ‘ah, Viareggio, la città del torneo di calcio giovanile’. Subito dopo Pasqua parlerò con il presidente della Regione Eugenio Giani per sensibilizzare sull’importanza di dare sostegno a questa istituzione e preparerò atti utili ad aiutare il Centro che merita di trovare attenzione anche da Firenze”.
“La Versilia, in questo momento – ha detto Baldini – ha un solo consigliere regionale ma la mia voce si farà sentire e sono certo che vorranno ascoltarmi anche i colleghi che provengono da altri territori perché tante delle loro città sono visitate, sono conosciute e ricevono attenzione anche grazie all’eco che si determina in virtu’ di questa straordinaria manifestazione che celebra le sue partite sull’intero territorio toscano. Sono molti gli strumenti finanziari utili ad aiutare il Centro Giovani Calciatori, penso a Toscana Promozione ma anche alle numerose variazioni di bilancio in occasione delle quali vengono impegnate ingenti risorse, e credo che si debba fare sinergia comune per centrare l’obiettivo di far tornare il torneo se non ai fasti di Fiorentina-Dukla almeno ai tempi di quando si giocava allo stadio dei Pini”.
“Sia chiaro – avverte Baldini -, in questo momento di grande difficoltà l’ausilio del Ferracci a Torre del Lago è stato preziosissimo ma è ovvio che il Torquato Bresciani, dove aveva avvio il torneo, si giocavano tante partite e la finalissima, chiuso da quasi 6 anni ha rappresentato un gap profondo per la manifestazione e per tutto il movimento sportivo e l’indotto turistico. Ho sempre avuto a cuore lo sport, strumento di ausilio portatore di valori per i giovani che si affacciano alla vita di tutti i giorni e non farò mancare il mio impegno anche su questo fronte”.