Versilia, la Filcams Cgil si schiera dalla parte dei bagnini

Il sindacato: “L’allargamento delle isole varato dalla Capitaneria di porto è incomprensibile”
La Filcams Cgil della provincia di Lucca si unisce all’appello dei bagnini contro la nuova ordinanza della Capitaneria di Porto di Viareggio, che ha allargato lo spazio previsto per ciascuna “isola”, l’istituto che prevede la presenza obbligatoria di un bagnino ogni tot metri, da 70 a 80 metri di litorale.
“Una decisione – sostiene il sindacato – che ha dell’inverosimile, anche viste le richieste effettuate in passato dalla Filcams per far ridurre l’ampiezza delle isole, proprio per salvaguardare al meglio tanto la salute dei bagnanti che quella di coloro che dovrebbero occuparsi del loro salvamento in caso di pericolo. Tra le richieste effettuate in precedenza dal sindacato vi era anche quella di allargare l’obbligo di sorveglianza della costa anche ai primi 15 giorni di giugno e agli ultimi 15 di settembre, visto l’allungamento della stagione marittima a cui assistiamo ormai da anni”.
“Appare dunque incomprensibile che, a fronte della questione sicurezza sul lavoro che continua a tenere banco nel nostro paese ad ogni incidente, e con alle porte lo sciopero nazionale indetto da Cgil e Uil per l’11 aprile proprio sul tema della sicurezza, venga rilasciato un provvedimento che rende più difficile e pericoloso l’operato dei bagnini – afferma il sindacato -. Bisogna infatti considerare la natura della spiaggia versiliese, che consente la presenza di un elevato numero di ombrelloni, e quindi di un numero ancora maggiore di persone, nello spazio di un’isola, fattori che complicano già non poco eventuali operazioni di salvamento. È poi necessario tenere di conto anche della natura del mare versiliese, ben diversa, e più pericolosa, rispetto a quella del resto della Toscana, ragion per cui parlare di uniformare la normativa riguardo alla sorveglianza della costa appare come la ricerca di un’omologazione al risparmio, da considerarsi assolutamente fuori luogo quando si parla di sicurezza sul lavoro”.
“Altrettanto incomprensibile appare quindi anche la dichiarazione della Comandante della Capitaneria di porto di Viareggio, Silvia Brini – prosegue la nota sindacale -, riguardo al fatto che un lavoro tanto complesso e pericoloso debba necessariamente essere svolto da un’unica persona. Queste ragioni dovrebbero essere già di per sé sufficienti a scoraggiare provvedimenti del genere, ma, in un settore che presenta una carenza cronica di addetti, appare ancora più assurdo che si vada a togliere ulteriormente appetibilità al lavoro del bagnino complicandolo inutilmente. La Filcams Cgil Lucca è quindi pronta a mobilitarsi al fianco dei bagnini, tanto nell’eventualità che decidano di portare in piazza la richiesta di rivedere questo provvedimento, che nella contrattazione, già in fase di avvio, con le associazioni datoriali del turismo per la firma sia del contratto nazionale che di quello provinciale per questi lavoratori e non solo, in modo che si garantiscano loro le dovute tutele di sicurezza ed economiche. Nel frattempo, sono in preparazione delle comunicazioni che saranno spedite già lunedì, le quali mireranno a coinvolgere la Capitaneria di Porto, le amministrazioni comunali della Versilia, l’amministrazione regionale e le associazioni di categoria, sia datoriali che dei lavoratori, per venire a capo di questa situazione e trovare una soluzione che tuteli giustamente la sicurezza dei lavoratori e dei bagnanti”.