Cultura in Toscana al centro dell’incontro del consigliere Baldini con il senatore Marti della Lega

“Ringrazio il presidente della commissione cultura del Senato, senatore Roberto Marti, per avermi ricevuto a Roma ed avermi ascoltato in merito ad un ampio spettro di tematiche che riguardano i temi culturali in Toscana a me segnalati dagli amministratori della Lega che governano tante città e tanti comuni nella nostra regione nonché da istituzioni culturali con i quali il dipartimento cultura della Lega Toscana interloquisce da tempo sull’intero perimetro regionale”. Così Massimiliano Baldini responsabile cultura della Lega Toscana.

“Fra i temi che ho sottoposto al senatore Roberto Marti vi è anche la situazione che sta vivendo il Teatro Politeama, chiuso sin dal novembre 2018 e sul quale, grazie alla Lega, è iscritto vincolo di interesse culturale ai sensi degli articoli 10 e seguenti del codice dei beni culturali. Ho fatto presente al nostro presidente della commissione cultura in Senato – continua il rappresentante del partito di Matteo Salvini – come l’inserimento del nostro teatro fra quelli che potrebbero essere oggetto di riconoscimento giuridico di monumento nazionale sia una opportunità che si va ad aggiungere alla qualifica già adottata a seguito del vincolo di interesse culturale ma che è necessario reperire fondi economici importanti per permettere una ristrutturazione che le amministrazioni comunali da sole fanno fatica a reperire integralmente”.

“Si è deciso di promuovere un approfondimento – anche insieme ai nostri parlamentari e rappresentanti al governo – che possa sviluppare ogni possibile studio e sinergia utile a rinvenire opportunità che sfruttino qualsiasi strumento e/o fondo culturale giuridicamente sostenibile per rinvenire risorse da mettere a disposizione. Per quanto mi riguarda – conclude Massimiliano Baldini – all’ordine del giorno dei lavori del dipartimento cultura della Lega Toscana vi sarà certamente anche il Teatro Politeama che è attenzionato da sempre e sul quale siamo al lavoro per elaborare un’istruttoria sulla quale lavorare gomito a gomito sia a Firenze che a Roma ma sono molto deluso da un certo clima di disinteresse che si manifesta anche attraverso il rifiuto dell’amministrazione di concedere un consiglio comunale aperto al pubblico che avrebbe permesso un confronto aperto pure con le associazioni culturali ed i cittadini interessati all’argomento”.